TopNews. Concerti, rincaro boom biglietti. Agcom: contrasto al secondary ticketing
Per il concerto di Jovanotti il biglietto ufficiale è di 52 euro. Ma può salire a 960 euro nel circuito secondario. Per quello di Elisa i prezzi ufficiali vanno da 31 a 80 euro, ma se si acquista tramite secondary ticketing si può pagare fino a 395 euro. Da questi prezzi è partita Assomusica, qualche giorno fa, per presentare un esposto all’Agcom e all’Antitrust. L’associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo ha chiesto all’Autorità garante per le comunicazioni di applicare la legge contro il bagarinaggio e ha segnalato un elenco di biglietti a prezzi maggiorati rintracciati sui siti online per i concerti primavera-estate di quest’anno.
L’Agcom ha annunciato ieri che sono in corso “attività di contrasto al secondary ticketing”. Proprio a seguito degli esposti arrivati da operatori del settore del ticketing di eventi di musica, spettacolo, sport e cultura su proprie piattaforme multicanale (mercato primario della commercializzazione online dei biglietti), l’Autorità “sta conducendo le verifiche finalizzate a reprimere le condotte illecite di secondary ticketing online, ai sensi della legge 232/16”.
Su alcuni siti e social sono in vendita biglietti per concerti con prezzi che schizzano in alto anche di 15 volte rispetto al prezzo ufficiale. E così, si legge in una nota dell’Agcom, “si invitano i consumatori a prestare attenzione alle condizioni offerte sui siti di secondary ticketing e a verificare, sui siti di vendita primari, le medesime condizioni, con particolare riguardo al prezzo nominale indicato sul biglietto. Si ricorda, infatti, che la legge vieta sia la vendita online di biglietti da soggetti diversi dai titolari, sia la commercializzazione a prezzi superiori al prezzo nominale e che tali violazioni sono punite con sanzioni amministrative pecuniarie da 5.000 a 180.000 euro, la rimozione dei contenuti illeciti e, nei casi più gravi, con l’oscuramento del sito”.
Assomusica aveva segnalato la cosa in un esposto all’Agcom qualche giorno fa, denunciando “le maggiorazioni fino a 15 volte e oltre dei prezzi ufficiali dei biglietti sui siti “Viagogo”, “StubHub” e “MyWayTicket” per alcuni concerti come ad esempio i tour di Jovanotti, di Laura Pausini e Biagio Antonacci, piuttosto che per i concerti di Elisa, The Giornalisti e Jack Savoretti”. Assomusica ha segnalato che per il tour “Jova Beach Party” di Jovanotti, a fronte di un biglietto con posto unico fissato a 52 euro per la data del 28 agosto a Lignano Sabbiadoro, su Viagogo si può arrivare a fino a 300 euro, cioè 6 volte in più (+500%). Per altre date (ad esempio 6 e 27 luglio 2019) su MyWayTicket si può arrivare a 402 euro ma su StubHub si toccano anche i 960 euro (+ 1750%). Per il concerto di Elisa i biglietti ufficiali, che vanno da 31 a 80 euro, su Viagogo toccano anche i 395 euro (+ 390%). Per il tour di Laura Pausini e Biagio Antonacci prezzi stabiliti partono da 35 euro fino a 70 euro ma su StubHub possono arrivare a 265 euro (+230%).
Il Codacons chiede all’Agcom di oscurare i siti che vendono i biglietti a prezzi maggiorati. “E’ necessario – dice il presidente Carlo Rienzi – oscurare da subito quei siti che vendono biglietti a prezzi maggiorati e in violazione delle norme vigenti, allo scopo di impedire la reiterazione dei reati e tutelare quegli utenti che, per assistere allo spettacolo di un artista, subiscono un danno economico ingiusto. Ciò – prosegue Rienzi – in attesa che a luglio entri in vigore la norma che prevede biglietti nominativi, misura in grado di arginare l’odioso fenomeno del secondary ticketing”.
C’è da dire che Assomusica non è favorevole ai biglietti nominativi. “La soluzione individuata dal Governo del biglietto nominativo nel settore della musica live – ha detto il presidente di Assomusica Vincenzo Spera – riteniamo che oltre a non essere necessaria, comporterà danni certi agli operatori del settore, sia per i maggiori costi da sostenere per i servizi di controllo, sia per l’enorme allungamento dei tempi di afflusso agli eventi e sia per la perdita di tutte quelle forme di prenotazione, promozione e regalo di biglietti, non più consentite allo spettatore, che comporteranno una sicura contrazione delle vendite”.
Notizia pubblicata il 08/05/2019 ore 10.35
