Abbigliamento, divertimenti e acquisti tecnologici sono sul podio delle rinunce che gli italiani sono pronti a fare in periodo di recessione. Il 74% degli italiani è disposto a tagliare le spese per l’abbigliamento, il 72% quelle per i divertimenti e il 71% è pronto a rinunciare a qualche acquisto tecnologico. Ancora: il 66% degli italiani è pronto a rivedere le proprie vacanze mentre il 51%, percentuale comunque elevata, è disposto a ridurre qualche spesa alimentare o per la salute (49%), voci che si classificano come le più difficili da tagliare ma sulle quasi pesa comunque la crisi. Questi i dati di uno studio della Coldiretti sull’impatto della recessione economica prevista da Bankitalia nel 2013 sulla spesa dei cittadini, in base all’indagine Deloitte.
Il risultato, precisa Coldiretti, è frutto delle aspettative negative sull’andamento del potere d’acquisto nel 2013 per il quale ben il 48% dei consumatori italiani si considera preoccupato e mantiene una visione negativa (contro il 34% della media europea), mentre solo l’8% pensa che la propria capacità di spesa migliorerà (contro il 19% della media europea).
A cambiare sono in generale i comportamenti di acquisto di tutti i beni e servizi, con i consumatori italiani che tendono sempre più alla pianificazione d’acquisto basata sulla convenienza dei prodotti e dei punti vendita: fanno la lista della spesa, ricorrono a internet per confrontare i prezzi e cercare promozioni, fanno lo slalom fra supermercati e punti vendita diversi. Nel settore agroalimentare, precisa Coldiretti, c’è una maggiore attenzione ai prodotti locali e al Made in Italy.


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