Cambiare auto: tutti gli aspetti da valutare e i segnali da non sottovalutare (Foto Malte Luk per Pexels)

Le automobili rappresentano da sempre delle vere e proprie compagne di vita per l’uomo, e separarsene non è mai facile. Per quanto si possa cercare di tenerle al proprio fianco, tuttavia, prima o poi anche la “vita” di una vettura volge a conclusione, ed arriva sempre il momento di investire su un nuovo modello.

Imparare a riconoscere i segnali di “decadimento” della propria vettura è assolutamente necessario per poter capire le condizioni in cui versa il prima possibile, in modo da agire nei giusti tempi per cambiarla.

Quando risulta necessario cambiare auto?

Esistono diverse scuole di pensiero in merito a questo argomento. Molti automobilisti preferiscono mantenere la propria auto per molto anni per sfruttarla al massimo, mentre altri scelgono di cambiarla dopo pochi anni per poter avere a disposizione dei modelli sempre al passo con i tempi, soprattutto da un punto di vista tecnologico.

La concessionaria Toyota BiAuto a Firenze è il chiaro esempio di questo concetto, in quanto propone delle vetture sempre aggiornate attraverso un servizio impeccabile e dei costi vantaggiosi.

Al di là da tutto, però, occorre chiedersi: ogni quanti anni occorre quindi cambiare auto? Non esiste una risposta univoca per questa domanda, ma se si vuole risparmiare sui costi relativi alla manutenzione è possibile investire su un modello nuovo ogni 4/5 anni.

Quali sono i segnali che ci fanno capire che è arrivato il momento di sostituire l’auto?

Uno degli aspetti più incisivi in questo senso è indubbiamente quello legato alla manutenzione del mezzo. Se, infatti, l’auto necessita sempre più spesso di visite dal meccanico è molto probabile che il momento di sostituirla non sia poi cosi lontano. Ciò dipende principalmente dal tipo di vettura che si ha tra le mani, dato che ci sono modelli in grado di durare anni senza presentare alcun tipo di problema, mentre altri iniziano a manifestarne già nei primi periodi.

Altro segnale importantissimo a cui gli automobilisti devono sempre prestare molta attenzione è il chilometraggio. I modelli alimentati a benzina possono tirare avanti fino a circa 300.000 km, mentre quelli a diesel possono arrivare anche a 500.000. Importante tenere a mente che maggiori saranno i chilometri percorsi da un’auto, più probabile sarà il bisogno di manutenzione, con conseguente aumento delle spese. Normalmente le prime operazioni e sostituzioni di componenti si rendono necessarie dopo circa 100.000 km, ma anche in questo caso si tratta di un dato estremamente variabile e condizionato da diversi fattori.

Fattore impossibile da non considerare è la sostenibilità, che sta influenzando notevolmente anche il mondo della mobilità. Le regole di circolazione nelle grandi città sono in continuo mutamento e sempre più severe, tanto che ormai è quasi impossibile circolare con auto di classe ambientale inferiore alla 6. Per questo motivo in tantissimo dovranno prima o poi rinunciare all’auto a combustione per virare su modelli ibridi o elettrici, in modo tale da ridurre al minimo le emissioni e conseguentemente l’impatto ambientale.

Infine un’auto può essere cambiata anche per necessità di natura personale o professionale, ma in quel caso non esiste un tempo giusto per procedere alla sostituzione, in quanto è il proprietario stesso a capire quando ciò dovrà avvenire.


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