Calcio, Movimento Consumatori diffida Inter a rimborsare “tifoseria sana”
Il Movimento Consumatori diffida l’Inter a rimborsare la “tifoseria sana”. E chiede alla società di calcio di non applicare la clausola del contratto di abbonamento che prevede l’esclusione del rimborso in caso di chiusura dello stadio per fatti che non dipendono da responsabilità diretta della società.
“A seguito dei cori razzisti contro il giocatore Koulibaly del Napoli e degli scontri fuori dallo stadio del 26 dicembre scorso, 37 mila abbonati dell’Inter non potranno assistere alla partita Inter-Sassuolo di sabato e gli abbonati alla curva nord alla partita Inter-Bologna del 3 febbraio prossimo – spiega l’associazione – Movimento Consumatori, già all’inizio della stagione, ha contestato a FC Internazionale la vessatorietà e l’illegittimità della clausola del contratto di abbonamento che prevede l’esclusione di un rimborso per gli abbonati in caso di chiusura dello stadio o di settore per fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta della Società”. Per evitare che la clausola venga applicata in caso di richieste di rimborso da parte degli abbonati che non si sono resi responsabili di comportamenti antisportivi e che non potranno assistere alle prossime partite, l’associazione oggi ha inviato una nuova diffida all’Inter per chiedere di non applicare la clausola, che “dovrà essere eliminata dalle condizioni di abbonamento”.
“Riteniamo che l’Internazionale – afferma Marco Gagliardi dell’ufficio legale di Movimento Consumatori – debba proteggere la parte sana della tifoseria e, nel rispetto di quanto previsto dal Codice del consumo, rimborsare coloro che non hanno colpe. E’ una richiesta che stiamo rivolgendo, in alcuni casi con successo, a tutti i club di serie A”. In caso di mancata risposta da parte della Società alla diffida, MC avvierà un’azione collettiva davanti al tribunale di Milano. Per informazioni e mandare richieste di rimborso si può scrivere a sostifosi@movimentoconsumatori.it o telefonare allo 02 80583136.