Carne bovina infetta, i consigli dell’UNC per scelte senza ‘sorprese’
Rivolgersi a macellerie autorizzate (negozi, banchi nei mercati generali, supermercati) e leggere con attenzione l’etichetta che viene apposta sulle confezioni di carne messe in vendita in molti esercizi commerciali: l’etichetta è obbligatoria e deve riportare in modo dettagliato l’origine dell’animale. Sono questi i consigli per acquistare la carne con consapevolezza stilati dall’Unione Nazionale Consumatori in seguito allo scandalo della carne bovina infetta scoppiato qualche giorno fa.
“Non è la prima volta, purtroppo, che ci troviamo davanti a situazioni del genere in cui si rischiano frodi commerciali e in alcuni casi problemi sanitari, ma fortunatamente anche in questa occasione l’intervento dei Nas è stato provvidenziale” ha commentato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ogni qual volta casi come questo tornano agli ‘onori’ della cronaca – Agostino Macrì, esperto di sicurezza alimentare dell’associazione – i nostri sportelli vengono letteralmente presi d’assalto da consumatori preoccupati per la loro salute e la sicurezza dei prodotti che portano in tavola. Per evitare problemi nell’acquisto della carne, ricordiamo che è sempre bene rivolgersi esclusivamente a macellerie autorizzate: queste strutture si riforniscono da strutture di macellazione legali e difficilmente possono sfuggire ai controlli. Bisogna aggiungere che nei mattatoi legali ogni animale macellato viene sottoposto ad un controllo veterinario e soltanto le carni degli animali sani e di qualità vengono bollate e destinate al consumo alimentare. Altro dato importante è l’etichetta che viene apposta sulle confezioni “.
“Se la carne viene sezionata direttamente dal macellaio -aggiunge l’esperto- si può richiedere di mostrare la certificazione che deve accompagnare la carcassa dell’animale e che contiene tutte le indicazioni che debbono essere riportate in etichetta. In ogni caso, si ribadisce l’opportunità di evitare acquisti incauti da macellai improvvisati oppure da allevatori che macellano direttamente e senza nessun controllo gli animali: queste pratiche sono illegali e passibili di sanzioni anche gravi che possono colpire anche gli acquirenti”.