Niente sciopero dei giornalisti Rai il prossimo 11 giugno. L’Usigrai, il Sindacato dei giornalisti Rai, ha infatti deciso di sospendere lo sciopero che era stato previsto nei giorni scorsi e annuncia: “Ora vediamo se il governo è in grado di tenere il passo della sfida riformatrice o sono solo annunci”. Come informa una nota, “l’Usigrai è riuscita a ottenere che si mettesse al centro dell’agenda politica il futuro e lo sviluppo della Rai Servizio Pubblico. E’ su questo che continuerà sempre più forte e determinato l’impegno e la mobilitazione delle redazioni. Non accetteremo politiche di corto respiro. L’Usigrai sospende lo sciopero dell’11 giugno”.
La decisione, spiega il sindacato, segue il voto “a larghissima maggioranza” delle assemblee che si sono svolte negli ultimi due giorni in tutte le redazioni d’Italia, alle quali era stato chiesto il congelamento dello sciopero.
La riforma della Rai, l’anticipo della Concessione di Servizio pubblico di 2 anni, la lotta all’evasione del canone, norme per “rottamare” i partiti e i governi del controllo della Rai, sono finalmente al centro del dibattito politico, così come chiesto dall’Usigrai nell’assemblea aperta dell’8 maggio a Roma. Ora vediamo se il governo è in grado di tenere il passo della sfida riformatrice o sono solo annunci – afferma il sindacato – Restano tutte le preoccupazioni e contrarietà per la vendita di quote di RaiWay fatta solo per far cassa, senza una idea strategica per il Paese sul tema delle torri di trasmissione. E la nostra convinzione che il prelievo di 150 milioni di euro, versati dai cittadini per il Servizio Pubblico, sia illegittimo. Su questo, governo e parlamento devono una risposta anche all’Ebu (l’Associazione dei Servizi pubblici europei), che ha lanciato l’allarme al presidente della Repubblica Napolitano sul rischio per l’indipendenza del Servizio Pubblico”.
Continua la nota: “Riterremmo grave che il Direttore generale della Rai e il CdA non agissero a tutela del patrimonio aziendale avviando urgentemente un ricorso. Urgenza che invece il Dg, senza neanche essere riuscito a parlare con il presidente del Consiglio per chiedere i programmi del governo sul Servizio Pubblico, ha ritenuto di dover avere per mettersi a lavorare sulla vendita di RaiWay e potendo così scrivere un nuovo piano industriale, ancor di più immotivato alla luce del fatto che il prelievo non è strutturale. In ogni caso, prima di ipotizzare qualunque progetto, il Dg si facesse chiarire dall’azionista margini e tempi del suo mandato”. L’Usigrai chiede rispetto per chi ha deciso di confermare lo sciopero. I sindacati degli altri dipendenti Rai, infatti, hanno confermato la loro intenzione di incrociare le braccia in segno di protesta contro i tagli del governo Renzi. Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal confermano infatti lo sciopero dei dipendenti Rai dell’11 giugno.


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