La stagione balneare non è ancora iniziata ma un monitoraggio sui prezzi degli stabilimenti dice che questi ultimi sono sostanzialmente invariati, con un aumento medio dello 0,8% rispetto al 2013 ma non in tutte le Regioni italiane: i listini sono fermi in Toscana, Liguria, Lazio, Sicilia e Campania, mentre nelle altre Regioni costiere l’aumento più elevato, pari al 2,7%, si registra in Sardegna. I prezzi fanno riferimento a una spesa media per persona che considera un ingresso, un ombrellone, una sdraio e un lettino, e variano dai 24 euro della Campania ai 37 euro della Liguria. In media, la spesa a persona è di circa 30 euro (29,60 euro). Questi i dati di un monitoraggio effettuato dall’Adoc.
“Crediamo che gli stabilimenti balneari, se ben gestiti, possano diventare il primo baluardo per la tutela dell’ambiente costiero e marittimo ed essere il giusto viatico per il rilancio del turismo, sia balneare che culturale, e dell’economia blu, legata al mare – dichiara Lamberto Santini, presidente dell’associazione – Il settore oggi non vive un buon momento, il calo delle presenze e degli investimenti degli ultimi anni ha inciso profondamente sulla loro economia, soprattutto al Sud. Pertanto crediamo che si debba investire nelle imprese balneari e che queste possano e debbano rilanciarsi anche con iniziative intelligenti. Crediamo che possa essere avviata una sinergia tra turismo prettamente balneare e turismo culturale, collegando le meraviglie naturali delle coste alla grande ricchezza culturale e storica dell’entroterra, prevedendo percorsi e iniziative congiunte al fine di rinnovare e rilanciare l’intero settore turistico. Crediamo, inoltre, che gli stabilimenti debbano aprire la stagione fin da adesso e mantenerla aperta anche dopo la fine dell’estate, in particolare nelle Regioni più favorite dal clima”.  


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)