Accesso al cibo per tutti ed eliminazione della malnutrizione. Verso un “futuro a fame zero” che garantisca sicurezza alimentare e nutrizione per tutti, perché alcuni progressi sono stati fatti ma nel mondo ci sono ancora circa 840 milioni di persone cronicamente affamate mentre la povertà è una presenza pervasiva nelle zone rurali, in varie parti del mondo. Oggi a Roma le Agenzie dell’Onu hanno annunciato gli obiettivi per la sicurezza alimentare che rientrano nell’agenda per lo sviluppo post-2015, passo successivo degli  Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs).
Si tratta dell’Organizzazione per l’Alimentazione e la Agricoltura (FAO), del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e del Programma Alimentare Mondiale (WFP) che hanno reso noti, oggi, i risultati del comune lavoro sugli obiettivi e sugli indicatori per un nuovo sistema di sviluppo globale per l’agricoltura sostenibile, la sicurezza alimentare e la nutrizione. Secondo le tre agenzie, bisogna ampliare la portata del lavoro per affrontare temi quali malnutrizione e sistemi alimentari inclusivi e sostenibili. Per questo le tre agenzie hanno identificato cinque obiettivi: accesso a cibo adeguato, sempre, per tutti; eliminazione della malnutrizione in tutte le sue forme con una speciale attenzione ai deficit di sviluppo; sistemi di produzione alimentare più fruttuosi, sostenibili, efficienti; accesso di tutti i piccoli produttori di cibo, specialmente donne, agli strumenti, alla conoscenza, alle risorse produttive e ai servizi; aumento dell’efficienza dei sistemi di post-produzione alimentare affinché si riduca il tasso globale delle perdite e di sprechi di cibo del 50 per cento. I progressi potrebbero essere frutto di partnership innovative che coinvolgano governi, settore privati, enti per lo sviluppo, produttori e consumatori.
I nuovi obiettivi sono in linea con la “Sfida Fame Zero” del Segretario Generale delle Nazioni Unite, che esprime un mondo in cui, nell’arco della nostra vita, nessuno debba più soffrire la fame cronica e la malnutrizione. Commenta il vice Direttore generale della FAO per le Risorse  naturali, Maria Helena Semedo:“Non ci può essere alcun sviluppo sostenibile se non sradichiamo la fame. Crediamo che l’incorporare questi cinque obiettivi nell’Agenda per lo Sviluppo post-2015 garantirà un approccio più comprensivo alla lotta alla fame, all’insicurezza alimentare,  nutrendo le persone mentre ci occupiamo del nostro pianeta”.
“Un futuro a ‘fame zero’ non potrà essere costruito da una singola organizzazione in solitudine – ha aggiunto  il Presidente dell’IFAD, Kanayo F. Nwanze – Sappiamo di essere più forti ed efficaci se lavoriamo assieme, inclusi i miliardi di donne e uomini contadini, che lavorano duramente ogni giorno per garantire la nostra sicurezza alimentare”.
“La sicurezza alimentare e la nutrizione hanno un ruolo fondamentale nel delineare un domani migliore per quelle famiglie che oggi sono le più vulnerabili – ha detto il Direttore esecutivo del WFP, Ertharin Cousin – Raggiungere questi obiettivi significherà iniettare una grande equità nella crescita economica in modo che nessuno venga lasciato indietro”.


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