Pagamenti elettronici, il testo definitivo della proposta di legge dell’On Boccadutri
Combattere l’epayment divide con una proposta di legge, a firma dell’On. Sergio Boccadutri e sottoscritta da altri 15 deputati, che fissa a 500 euro il limite all’utilizzo del denaro contante ed obbliga alcune categorie di soggetti ad accettare ed effettuare pagamenti solo per mezzo di bonifici, carte di pagamento e assegni. La proposta di legge arriva dopo un determinante confronto con le parti, in primis CashlessWay, l’associazione italiana per il contrasto del contante e la promozione della cultura digitale dei pagamenti.
L’epayment divide è proprio il gap tra l’Italia e gli altri Paesi rispetto ai pagamento elettronici: in Italia, secondo Bankitalia, i costi sociali complessivi derivanti dall’utilizzo del contante ammontano a circa 8 miliardi di euro, pari allo 0,52 per cento del PIL; quasi la metà di tali costi è sostenuto da banche e infrastrutture per l’offerta dei servizi di pagamento; l’altro 51% è a carico delle imprese.
Molti i dati che confermano la correlazione tra utilizzo del contante ed evasione fiscale: secondo l’ABI, attraverso il maggior utilizzo delle carte di pagamento si potrebbero recuperare fino a 40 miliardi di euro, pari a 2 punti di PIL, sottraendoli così all’economia sommersa.
L’aumento delle transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici potrà anche avere effetti su un’equa riduzione delle interchange fees, senza il rischio che siano ribaltate sui consumatori, perché dovute prevalentemente a costi fissi.
La proposta di legge dell’On. Boccadutri si propone di diffondere molto di più la cultura dei pagamenti elettronici, combattendo la paura di frodi e di limitazioni alla privacy grazie ad un’informazione corretta ai cittadini. La proposta Boccadutri comprende una serie di disposizioni eterogenee:
Art 1: fissa in 500 euro il limite per l’uso del denaro contante. Stabilisce inoltre l’obbligo di utilizzare strumenti telematici per l’effettuazione delle operazioni di pagamento delle spese delle pubbliche amministrazioni centrali e locali e dei loro enti. Fissa poi in 5.000 euro l’importo massimo che dal 1 gennaio 2017 ogni persona fisica o giuridica può prelevare mensilmente. Il suddetto limite è poi ridotto a 3.000 euro dall’anno 2018 ed è successivamente determinato ogni anno, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, in misura non superiore a 3.000 e non inferiore a 500 euro. Dispone poi che gli sportelli bancomat possono rilasciare solo banconote di taglio pari a 20 euro o di importo inferiore.
Art 2: obbliga talune categorie di soggetti ad accettare ed effettuare pagamenti solo per mezzo di bonifici, carte di pagamento e assegni. Si tratta in particolare delle banche e degli intermediari finanziari, della società Poste italiane, delle sale da gioco, degli intermediari nell’acquisto o nella vendita di metalli preziosi, delle pubbliche amministrazioni.
Art 3: stabilisce i termini massimi per il rimborso da parte dei prestatori di servizi di pagamento in caso di addebito, erroneo o fraudolento, secondo le recenti normative europee.
Art 4: introduce alcune norme in materia fiscale, in particolare si stabilisce la possibilità di detrarre o dedurre, sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche, solo le spese effettuate tramite bonifico bancario ovvero carta di credito, di debito o prepagata o altro strumento di pagamento che ne consenta la tracciabilità.
Art 5: prevede contributi per incentivare la diffusione dei mezzi elettronici di pagamento presso gli esercizi commerciali. In particolare si investono risorse per l’utilizzo della tecnologia Contactless o Mobile POS.
Art 6: vieta alle pubbliche amministrazioni e ai loro incaricati di applicare maggiorazioni o commissioni per i pagamenti effettuati con carta di credito, di debito o prepagata o con altro strumento di pagamento elettronico.
Art 7: istituisce una commissione consultiva per l’incentivazione dell’utilizzo della moneta e dei mezzi di pagamento elettronici.
Art 8: prescrive l’attuazione di una campagna informativa per la promozione dell’uso del denaro elettronico attraverso i principali mezzi di comunicazione di massa.
Art 9: prevede l’adozione di norme a tutela della riservatezza degli utenti.
Art 10: conferisce al Governo delega per il riordino della disciplina in materia di strumenti di pagamento elettronici mediante la raccolta e il coordina- mento delle disposizioni vigenti.
Art 11: stabilisce la copertura finanziaria.