Tasi, Codacons: più cara di Imu per le case di minor valore
I Comuni potranno procede all’aumento fino allo 0,8 per mille della Tasi, ”purché siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità ad esse equiparate detrazioni o altre misure”, con effetti equivalenti a quelli sull’Imu. E’ quanto si legge nella bozza del dl. Per il Codacons non basta: “Il Governo avrebbe dovuto fissare direttamente i paletti” sostiene l’Associazione secondo cui “in assenza di detrazioni, ci sarà una stangata aggiuntiva proprio per le famiglie meno agiate che hanno case di minor valore e per quelle più numerose”.
Tradotto in soldoni, in assenza di detrazioni, anche senza innalzare ulteriormente l’aliquota della Tasi dal 2,5 al 3,3 per mille, pagheranno di più tutte le famiglie con una rendita catastale inferiore a 793 euro. In presenza di un figlio la soglia sale a 992 euro. Con due figli si sale a 1190 euro. Le differenze non sono da poco. Chi ha una rendita catastale di 400 euro pagava, di Imu, senza figli, 69 euro. Di Tasi ora ne pagherà 168, ossia 99 euro in più. Differenza (cfr. tabella) che sale a 168 in presenza di 2 figli. Con rendita da 500 euro l’aggravio nel passaggio da Imu a Tasi va da 74, senza figli, a 174, con due figli. Si fa presente che queste differenze sono con aliquota al 2,5 per mille. Se, infatti, salissimo al 3,3 per mille la stangata salirebbe ulteriormente.
scandaloso
E’ semplicemente scandaloso ed un’altra fregatura del governo in carica. Cambia il guidatore, ma la macchina è sempre quella!