Dona a Renzi: ecco le nostre priorità
“Riprendere il percorso delle liberalizzazioni, troppo spesso interrotto per colpa delle lobbies e di rilanciare la concorrenza”. Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori non ha dubbi e, intervistato dal Tg5, mette nero su bianco le richieste delle associazioni dei consumatori. “Se Matteo Renzi riuscirà a realizzare i presupposti di una vera concorrenza, si potranno avvertire significativi benefici economici sui redditi più bassi, sempre più spesso penalizzati dai costi esorbitanti dell’energia, dei carburanti, dei servizi bancari e assicurativi, dei trasporti: la liberalizzazione del mercato è un fattore determinante per abbattere certi costi che gravano sulle famiglie e che impediscono il rilancio dei consumi” ha detto il Segretario che non ha tralasciato un altro tema importante, quello della giustizia.
“Rendere, ad esempio, più accessibile ai consumatori il ricorso al Giudice, cosa oggi di fatto preclusa per vertenze di bassa entità come sono le controversie di consumo: l’attuale stato della giustizia italiana fa del nostro Paese un luogo dove vige la legge del più forte (ed evidentemente, tra imprese e consumatori, la spuntano sempre le prime)” ha detto Dona.
Secondo le stime dell’Unione Nazionale Consumatori è nell’ordine dei 500 euro la soglia al di sotto della quale un cittadino rinuncia alla tutela dei propri diritti: “la proposta è di introdurre nel Paese procedure semplificate per la gestione dei contenziosi di modico valore (sulla falsariga del Regolamento UE sugli small claims) e potenziare la soluzione alternativa delle controversie, anche online. Un discorso a parte -secondo l’avv. Dona- merita l’azione di classe prevista dall’art. 140bis del Codice del Consumo, strumento che andrebbe riformato, anche per favorire un ritorno degli investimenti nel nostro Paese dove oggi le imprese straniere sanno che non c’è modo di sanzionare i competitors scorretti”.
“Nell’agenda del governo Renzi -conclude Massimiliano Dona- non possono mancare iniziative di educazione della cittadinanza sui corretti stili di vita: dall’alimentazione al gioco d’azzardo, non possiamo accettare che l’invadenza della pubblicità induca i cittadini (ed in particolare i più giovani) a comportamenti scorretti che rischiano di pregiudicare irreparabilmente la loro salute e le loro finanze, ma anche di tradursi in pesanti costi sociali di sanità pubblica.”