Pubblicità Pomì, MDC si rivolge all’Antitrust
E’ finita sul tavolo dell’Antitrust la pubblicità che Pomì ha scelto per le sue passate di pomodoro. Il Movimento Difesa del Cittadino, infatti, ha inviato un esposto all’Antitrust ipotizzando che si tratti di una di una pubblicità comparativa o ingannevole se non di una vera e propria pratica commerciale scorretta. L’Associazione ritiene che la comunicazione potrebbe indurre il consumatore in errore facendogli ritenere che i prodotti a marchio Pomì siano più sicuri e di maggiore qualità di quelli dei concorrenti.Mentre non viene fatto riferimento a nessun dato scientifico può dimostrare questo né consentire un effettivo paragone.“Le perplessità suscitate dal messaggio – dichiara Francesco Luongo, vicepresidente MDC – sia in termini di informazione comparativa rispetto a prodotti analoghi che sopratutto di corretta informazione ai consumatori richiedono doverosamente un accertamento da parte dell’Antitrust”. Il Movimento Difesa del Cittadino punta il dito verso i limiti limiti informativi della pubblicità e la genericità del claim che potrebbero contrastare anche con i principi di trasparenza e correttezza dell’informazione commerciale indicati nel Codice del consumo. Toccherà quindi al Garante della Concorrenza stabilire la lesività o meno dell’iniziativa del consorzio.
Mi pare che nel testo si faccia confusione fra pubblicità comparativa, perfettamente legale ove sia dimostrabile, e pubblicità ingannevole, illegale
Mi pare che il testo sia invece accettabile. E’ una informazione in più per il consumatore. Può essere catalogato fra le indicazioni di provevienza, tipo IGP. Semmai andrà vrificato che effettivamente il prodotto commercializzato provenga effettivamente da materie prime della zona indicata.