E’ una tragedia immane quella che si è consumata nell’isola di Lampedusa: un barcone con 500 migranti a bordo ha preso fuoco in mare ed è naufragato. Oltre 90 le vittime, ma il numero sembra destinato ad aumentare perché si stimano 250 dispersi. “Ci sono corpi che galleggiano ovunque”, ha raccontato uno dei soccorritori alle agenzie di stampa. Sull’isola stanno arrivando il ministro Angelino Alfano, il capo della polizia Alessandro Pansa e la presidente della Camera Laura Boldrini. Palazzo Chigi fa sapere che “il Governo riferirà appena possibile in Parlamento sul naufragio, dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie”.
Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti, sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunità internazionale e in primo luogo dell’Unione Europea – scrive in una nota il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – E’ indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani in cooperazione con i paesi di provenienza dei flussi di emigranti e richiedenti asilo. Sono pertanto indispensabili presidi adeguati lungo le coste da cui partono questi viaggi di disperazione e di morte. E, tanto per cominciare, non è accettabile che vengano negati a un’istituzione valida creata dalla Commissione Europea – il Frontex – mezzi adeguati per intervenire senza indugio”.
“Sconvolta dalla tragedia di Lampedusa. Sono vicino alle vittime e alle famiglie. Bisogna raddoppiare gli sforzi per combattere i trafficanti che sfruttano la disperazione umana”, scrive su Twitter il Commissario europeo Cecilia Malstrom.
Le espressioni di cordoglio si susseguono: dopo la convulsa giornata politica di ieri, la strage odierna ha fermato il dibattito politico. Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato : “Sono immensamente addolorata per quanto avvenuto nelle acque lampedusane ed esprimo la mia vicinanza e solidarietà alle famiglie ed alle persone così profondamente colpite da questo dramma. Ho immediatamente attivato gli uffici del Ministero per dare la massima collaborazione alle autorità della regione Sicilia con cui in questo momento siamo in contatto per fornire l’assistenza sanitaria e tecnica per la gestione dell’emergenza che si è venuta a creare a causa del flusso migratorio che sta interessando le nostre coste”.
“I morti e i dispersi della tragedia di Lampedusa ci richiamino alle nostre responsabilità umane e politiche – afferma il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Nunzia De Girolamo – L’Italia, per la sua collocazione geografica, è il porto naturale di questi poveri disperati che provano con tutte le loro forze a cambiare vita, ma non possiamo più rispondere a questa emergenza da soli. Penso a quelle povere mamme che hanno perso i loro figli e alle speranze rubate dal mare. L’Unione europea deve dare delle risposte, noi siamo una delle principali frontiere dell’Unione”.
Legambiente chiede un intervento della comunità europea per fermare, attraverso una gestione etica e condivisa, la strage degli immigrati che fuggono dalla fame o dalla guerra. “Non è possibile rimanere inermi di fronte a queste tragedie – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni – Non è possibile non cercare una soluzione al terribile dramma dei tanti che ogni giorno sono costretti ad affrontare viaggi pericolosissimi per cercare di sfuggire alla morte o a una vita di stenti. L’Europa tutta deve sentirsi coinvolta e contribuire sia a trovare una soluzione civile ed etica per evitare il ripetersi di tragedie come questa, sia a gestire nel migliore dei modi quella che continuiamo a chiamare emergenza umanitaria pur essendo ormai una condizione cronica”.


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