Gonfiabili, materassini, salvagenti e giochi d’acqua non sempre sono a prova di bambino. Secondo una indagine svolta da TÜV Rheinland, leader mondiale nei servizi di certificazione ed ispezione di terza parte, su 50 oggetti acquistati in tutta Europa ben 20 non erano idonei alla vendita perché non rispondevano alle normative di sicurezza. In sei casi si tratta addirittura di oggetti vietati, in altri ci sono problemi per la presenza di sostanze tossiche. Ma in un quadro europeo piuttosto sconfortante emerge positivamente il risultato degli acquisti in Italia, fra i migliori del test, prima di Spagna e Grecia.

Sotto la lente del SummerTest 2013 di TÜV Rheinland quest’anno sono finiti i giochi d’acqua per bambini. Gli esaminatori si sono recati nelle spiagge e nei negozi di souvenir di mezza Europa e hanno acquistato 50 tra gonfiabili, materassini e salvagenti per bambini per poterli testare in accordo agli standard minimi europei. Comprati tra maggio e luglio in Germania, Belgio, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Spagna, i giochi d’acqua gonfiabili avevano tutti un prezzo inferiore ai 10 euro. I prodotti sono stati valutati in base ai requisiti minimi di sicurezza imposti dall’Unione europea.

Tutti i prodotti sono stati sottoposti a severi test meccanici e chimici, a test sull’etichettatura e sulle etichette di avvertimento. Il quadro generale rilevato è piuttosto sconfortante: 20 dei 50 oggetti testati sono risultati non idonei alla vendita perché non rispondono alle normative di sicurezza. In sei casi si tratta addirittura di oggetti vietati per bambini e neonati: da diversi modelli i bambini possono facilmente scivolare fuori, mentre con altri c’è il rischio di ribaltamento. Oltre a questi sei salvagenti vietati, i 50 prodotti testati includevano altri 5 giocattoli gonfiabili dotati di piccole parti, ad esempio tappi delle valvole, che si sono distaccate durante la prova di tensione e che potrebbero quindi essere ingoiate, risultando quindi molto pericolose, e infine sei giocattoli d’acqua che contengono livelli troppo elevati di diverse sostanze tossiche, come gli ftalati plastificanti o gli idrocarburi policiclici aromatici. Infine, altri tre prodotti sono stati giudicati non idonei alla vendita per la presenza di etichette ingannevoli. In molti casi, gli esperti hanno rilevato una correlazione tra la cura presa nei riguardi dei regolamenti ufficiali e la qualità del prodotto: se sono stati trovati errori di stampa o istruzioni d’uso mal formulate il prodotto corrispondente spesso presenta anche problemi di sicurezza.

In un quadro generale piuttosto desolante, spicca il risultato del test sul campione di prodotti acquistati in Italia: di cinque prodotti comprati nelle località turistiche italiane 4 superano a pieni voti il test di TÜV Rheinland, risultando perfettamente idonei alla vendita.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)