Banner pubblicitari che nascondono servizi a pagamento e non informano correttamente il consumatore sui costi e sulle modalità di fruizione. Semplici pop-up che basta un click e ti ritrovi con un abbonamento. Nell’era di Internet le pratiche commerciali sleali assumono queste vesti. Nel mirino dell’Antitrust è finita la società Tekka Lab Srl, attiva nel settore dei contenuti multimediali di intrattenimento ed informazione, fruibili tramite i sistemi operativi “iOS” e “Android” (accessibili con smartphone e tablet). Diversi consumatori hanno segnalato l’attivazione di servizi non richiesti e l’Authority ha inflitto alla società una multa di 160.000 euro.
Tra ottobre e febbraio 2012 i consumatori hanno segnalato che durante la navigazione in internet in mobilità, a seguito di una semplice digitazione su banner e pop-up, presenti in siti internet e app, hanno ricevuto un sms che informava dell’avvenuta attivazione di un servizio in abbonamento al costo di 5,00 euro a settimana, peraltro, omettendo di fornire indicazioni sulle relative modalità di disattivazione. Alcuni consumatori, inoltre, hanno segnalato di aver avuto contezza dell’avvenuta attivazione dell’abbonamento solo controllando ex post il proprio credito disponibile, la fattura o contattando il proprio operatore telefonico a seguito della ricezione di sms di vario contenuto.
“Con le modalità di aggancio utilizzate, ovvero per mezzo di generici, ambigui e fuorvianti banner o link promozionali, la società – si legge nel bollettino Antitrust – non avrebbe fornito ai consumatori in maniera chiara, completa e tempestiva le informazioni necessarie al fine di: rendere comprensibili le conseguenze derivanti dalla semplice digitazione, dei banner o link in contestazione, ovvero l’abbonamento a pagamento a servizi premium con l’immediata decurtazione del credito disponibile; esplicitare le modalità di disattivazione dei suddetti servizi”.
A gennaio 2011, la società ha sottoscritto un contratto con la società Pure Bros, che svolge attività di interconnessione tecnologica (fornendo la propria infrastruttura) con gli operatori di telefonia mobile. Da un controllo dell’Antitrust sul contratto è emerso che Tekka Lab è responsabile dell’attività di promozione e di marketing dei servizi digitali, nella misura in cui realizza in via esclusiva il contenuto delle comunicazioni e del materiale promozionale e/o pubblicitario realizzato sulla scorta degli standard degli operatori di telefonia mobile.
La società ha dichiarato di aver stipulato un contratto con Vodafone, in forza del quale quest’ultima gli ha messo a disposizione la numerazione telefonica, mentre essa si è impegnata alla creazione di piattaforme e canali di rete, al fine di consentire, agli operatori di telefonia mobile, l’erogazione dei contenuti predisposti direttamente dal Tekka Lab, in qualità di content provider. Il professionista ha anche dichiarato di esser parte di un altro contratto con Tekka Lab, mediante il quale si è impegnato a fornirgli servizi di connettività di rete, provvedendo esclusivamente al trasporto del contenuto verso gli operatori di telefonia mobile. Pure Bros ha rappresentato che il funzionamento dell’accordo è documentato tramite una scheda di servizio in base alla quale la pubblicizzazione dei servizi offerti da Tekka Lab, in particolare del servizio “OKWIT”, viene realizzata dal content provider e promossa attraverso banner e landing page di sua esclusiva ideazione, realizzazione e commercializzazione.


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