Disorganizzazione dei servizi, surplus di cautele e prescrizioni inutili, liste d’attesa lunghe anni. Sono solo alcune delle gravi criticità della nostra sanità elencate dal Codici. “Oltre alle prestazioni inadeguate alle esigenze del paziente, disattenzioni e lassismo, oltre agli errori che possono portare a inficiare la qualità della vita e l’autonomia di una persona , se non alla morte ci sono tutta una serie di inefficienze che concorrono a fare della sanità italiana un servizio deficiente” ha commentato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici, sottolineando che nel nostro Paese “di sanità si muore e non poco”. Nella black list delle Regioni ci sono: la Sicilia (117 casi con 84 decessi), la Calabria (107 con 87 decessi) e il Lazio (63 con 42 decessi).
Tuttavia – aggiunge l’Associazione – la malasanità non è strettamente inerente solo l’attività professionale dei medici e del personale sanitario. Così, il Codici ha deciso di lanciare il Forum Codici “Sanità e servizio alla persona”, un luogo neutro e franco in cui confrontarsi, lanciare proposte, rivendicare il diritto alla salute. Per portare avanti, insieme, la battaglia contro la malasanità. Ecco le criticità:

  • grave disorganizzazione dei servizi, si evince in particolare dai casi che vedono pazienti in ostaggio del pronto soccorso, trattenuti ore ed ore in barella prima di essere assistiti;
  • surplus di cautele e prescrizioni inutili che intasano le liste d’attesa, applicazione, quindi, in maniera spregiudicata della medicina difensiva;
  • mancata o scorretta applicazione dei protocolli assistenziali;
  • totale assenza delle necessarie verifiche del risultato, scarsa trasparenza nell’azione sanitaria e pessima organizzazione;
  • 118: ritardi ed inefficienze “croniche”  a causa della cattiva organizzazione;
  • liste d’attesa lunghe anni;
  • intramoenia: l’attuale gestione dell’attività professionale intramuraria contribuisce decisamente all’allungamento dei tempi d’attesa;
  • deresponsabilizzazione dei medici: ancora ferme alla Camera ci sono proposte di legge  approvate le quali medici ed infermieri non risponderanno più dei danni che causano ai pazienti in conseguenza di imprudenza, imperizia e negligenza, neanche dal punto di vista disciplinare.
  • disavanzi sanitari;
  • farmaci e ticket troppo cari;
  • diffuso precariato.

Si può accedere al Forum “Sanità e servizio alla persona” direttamente dal sito di Codici www.codici.org dalla sezione “Forum Codici”.


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