Multa dell’Antitrust a MSC Crociere S.p.A. di 150.000 euro per pratica commerciale scorretta. Sotto i riflettori dell’Autorità finiscono i comportamenti attuati dal professionista, tramite il sito internet e il catalogo estate autunno 2012 disponibile anche on line, consistenti nella diffusione di informazioni commerciali incomplete e contraddittorie riguardo al prezzo finale applicato per le crociere reclamizzate ed alle condizioni e ai limiti per l’esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori.

In particolare, si legge nel bollettino dell’Antitrust, “sui siti internet www.msccrociere.it e www.crocierissime.it il professionista avrebbe promosso i prezzi delle proprie crociere non includendo gli oneri accessori successivamente aggiunti nel corso della procedura di prenotazione, risultando notevoli difformità tra l’importo iniziale pubblicizzato nella home page e quello effettivamente richiesto ai passeggeri al momento dell’acquisto; MSC avrebbe omesso talune informazioni, sostanziali per gli acquirenti delle crociere, riguardanti la possibilità di esercitare i propri diritti contrattuali, quali il diritto di recesso o di rimborso”.

Nel corso dell’istruttoria sono state, in effetti, individuate omissioni informative rispetto al prezzo effettivamente applicato, con offerte turistiche di crociere pubblicizzate a un prezzo inferiore a quello praticato: i costi nel sito internet erano individuabili con difficoltà, come la quota di iscrizione, il premio di assicurazione obbligatoria e le quote di servizio. Nella nuova versione del sito i costi compaiono in modalità pop-up, ma questo non è stato ritenuto sufficiente dall’Antitrust che scrive: “Il semplice inserimento nella nuova versione del sito della finestra che si apre in modalità pop up accanto al prezzo promozionale della crociera, all’interno della quale vengono inserite le voci di costo aggiuntivo riguardanti la quota di iscrizione e l’assicurazione, non rappresenta, a livello informativo, un elemento di immediata percezione per i consumatori circa il prezzo finale del viaggio che sarà loro applicato”.

Non solo. Scrive l’Antitrust che “numerose lacune informative sono rinvenibili delle modalità con le quali il professionista rende edotti i consumatori circa i loro diritti successivi all’acquisto della crociera. Si fa riferimento, in particolare, alla difficoltà di verificare il calcolo dell’aumento del prezzo concordato a seguito di incrementi del carburante,  alla informativa resa sulla possibilità di recedere o optare per altre soluzioni di viaggio, all’entità dei rimborsi connessi alle diverse opzioni nonché alle carenze che contraddistinguono ulteriori elementi informativi, resi noti solo successivamente alla conclusione del contratto”. Da qui la sanzione.


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