Aumenta in Italia il numero di giocatori patologici: sono disoccupati, casalinghe, pensionati ma anche studenti che presentano una forma di dipendenza da gioco. L’85% dei giocatori ha una perdita media di 40 euro al giorno. A sollevare il tema è il Codacons, che denuncia: “La ludopatia, ossia la dipendenza da gioco, ha assunto in Italia i contorni di una vera e propria epidemia che colpisce un numero pericolosamente crescente di cittadini”. L’associazione denuncia inoltre “l’immobilismo dello Stato di fronte all’aggravarsi del fenomeno”.

“In base ai dati in nostro possesso, il 50% dei disoccupati italiani presenta forme più o meno gravi di dipendenza dal gioco, e risultano affetti da ludopatia il 33% dei giocatori di videolottery, il 25% delle casalinghe e il 17% dei pensionati”, afferma l’associazione, che sottolinea anche la diffusione del fenomeno fra i giovani: il 17% sviluppa infatti dipendenza da gioco. I dati sulle perdite economiche dicono che l’85% dei giocatori subisce una perdita media pari a 40 euro al giorno , mentre il restante 15% che vince guadagna mediamente 120 euro. Complessivamente in Italia i giocatori rappresentano il 54% della popolazione, oltre 32 milioni di persone.

Tutto ciò avviene mentre lo Stato resta a guardare e raccoglie preziose risorse grazie al gioco – spiega il presidente Carlo Rienzi – Solo nel primo semestre del 2013, infatti, gli italiani hanno speso per tentare la fortuna la bellezza di 42.648 milioni di euro, regalando all’erario più di 4 miliardi di euro di entrate in soli 6 mesi. Per questo abbiamo denunciato in Procura l’ennesimo rinvio del decreto sulle ludopatie deciso lo scorso 26 giugno dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero dell’economia”.


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