“In questo momento non possiamo parlare di maggiore sicurezza degli additivi alimentari, ma soltanto di un migliore assetto della legislazione esistente”. Così Agostino Macrì, esperto di sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta la nuova lista, entrata in vigore lo scorso primo giugno, che comprende solo gli additivi approvati dall’Unione Europea, giudicati sicuri sulla base di una valutazione scientifica.
“La maggior parte degli additivi -spiega Macrì- ha la funzione di migliorare la qualità degli alimenti e di favorirne le modalità di conservazione e di trasformazione: ne esistono di diverse categorie ed il loro uso è sicuro per i consumatori. Il problema è che fino ad oggi, nei diversi Stati dell’Unione Europea, l’uso degli additivi alimentari era regolamentato da norme nazionali, il che creava problemi negli scambi commerciali: dal primo giugno, invece, è stata decisa un’armonizzazione delle leggi esistenti e la sottoscrizione di una lista comunitaria degli additivi consentiti che, sicuramente, migliora la situazione”.
“Il lavoro svolto finora -conclude l’esperto- ha permesso di definire le Dosi Accettabili Giornaliere (DAG) di alcuni additivi coloranti, ma per completare l’operazione (ovviamente molto complessa) ed essere davvero certi di come gli additivi siano utilizzati, dovremo aspettare il 2020. Intanto, ci auguriamo che tra le priorità dell’Europa ci sia la valutazione della sicurezza dell’aspartame, sul quale l’EFSA dovrebbe esprimersi nei prossimi mesi in modo definitivo“.


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