Aziende, Consumatori e Autorità indipendenti. Sono questi i tre soggetti attori del mercato ed a loro I-Com, l’Istituto per la competitività, ha dedicato l’edizione 2013 del suo Rapporto nel quale fotografa l’evoluzione del settore raccontando le performances di 43 grandi Aziende, Associazioni dei Consumatori (ne sono state prese in considerazione 10 su 18) e Autorità (Aeeg, Antitrust, Garante Privacy e Agcom).

AUTORITA’ INDIPENDENTI:nel periodo 2010-2012 sono diminuite le sanzioni comminate per pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori. Periodo nel quale per Agcom, la diminuzione media annuale dell’importo totale delle sanzioni è stato del 26%, per Antitrust e Aeeg del 22% e per il Garante Privacy del 20%. Un tracollo che – secondo l’Istituto – può avere diverse chiavi di lettura. Alcune Autorità, ad esempio l’Aeeg, hanno puntato decisamente sul regime degli impegni, altre hanno rallentato il ritmo degli interventi in alcuni settori a causa di cambiamenti della cornice normativa e giurisdizionale, vedi l’Antitrust. A questo proposito, intervenendo al convegno, il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha ricordato che  “l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha due gambe: la tutela della concorrenza e la tutela dei consumatori. Ed entrambe hanno lo stesso obiettivo: aumentare il benessere dei consumatori”, ha sottolineato Pitruzzella, precisando che ora, “dopo una fase di incertezza per la decisione del Consiglio di Stato, cui va il nostro rispetto, è arrivata una norma del Parlamento che chiarisce i rapporti tra Antitrust e le altre Autorità, con le quali ora operiamo nella massima sintonia e concordia”.

In altri casi – Privacy e Agcom – può aver inciso il cambio di vertice. Per quanto riguarda le fattispecie più sanzionate, al primo posto ci sono gli ostacoli alla chiusura dei conti correnti e servizi non richiesti (di cui si occupa principalmente l’Antitrust). Seguono l’informativa inidonea sul trattamento dei dati personali (Privacy) e l’errata fatturazione e gli ostacoli frapposti al cambio di operatore (Agcom).

ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI: nel 2012 è cresciuta l’attenzione della stampa nazionale  verso i trend consumeristici. Nel 2012, le citazioni sui giornali della Associazioni dei Consumatori sono aumentate del 13,5%. Tra gli argomenti, in testa – e non poteva essere altrimenti – la crisi e la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie. Ma  si è molto parlato anche del naufragio della Costa Concordia – avvenimento nel quale le Associazioni hanno giocato un ruolo di primo piano arrivando alla sottoscrizione di un Accordo con Costa Crociere per l’indennizzo dei passeggeri coinvolti, ad eccezione di quelli che hanno riportato danni gravi – e del restauro del Colosseo. La crescente attenzione mediatica si riflette anche nei numeri in aumento degli iscritti che a fine 2011 – sono gli ultimi dati disponibili – risultano pari a 1,375 milioni (nel 2010 erano 1,363).

AZIENDE: ormai il modello di mercato che vuole le Aziende e i Consumatori in perenne conflitto è superato. Oggi è sempre maggiore l’attivismo delle Aziende nei confronti dei Consumatori e di questo aspetto si occupa una parte del Rapporto di I-Com il quale rileva, in particolare, un sempre maggiore numero di imprese che si attivano con progetti di informazione ai consumatori. Il 55% delle aziende intervistate ha condotto, nel 2012, iniziative finalizzate all’educazione dei consumatori e in questo contesto la collaborazione con le Associazioni ha consentito di raggiungere un target di 60mila cittadini (le imprese da sole ne raggiungono appena 20mila).

Valentina Corvino


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