Prestiti alle famiglie ancora in calo. Secondo i dati di Bankitalia, a dicembre i prestiti bancari alle famiglie sono scesi dello 0,5%, mentre a novembre si era registrato un -0,3%. Il calo è iniziato ad ottobre (-0,1%). Fino a quel momento i prestiti avevano registrato sempre il segno più a fronte di un calo sempre più accentuato dei prestiti alle imprese che era iniziato già a maggio scorso. Secondo gli esperti sul calo dei prestiti pesa soprattutto il momento di debolezza che sta attraversando il mercato immobiliare, anche a causa dell’introduzione dell’Imu.
Calano anche i tassi applicati sui nuovi prestiti alle famiglie per i mutui casa: sono passati dal 4,05% di novembre al 3,92% di dicembre. I tassi passivi applicati ai depositi sono calati dall’1,28 all’1,25%.
Per il Codacons i dati di Bankitalia non dicono nulla di nuovo: “le banche continuano a non fare il loro mestiere, che è quello di prestare soldi e far circolare la moneta, preferendo fare investimenti speculativi mentre lo Stato, complice, non fa nulla per cambiare questa situazione, dato che gli fa comodo che le banche continuino ad acquistare i titoli di Stato”.
Oltre all’effetto Imu, secondo il Codacons, c’è un’altra causa: gli spread usurai praticati dalle banche che, quando i tassi di riferimento ricominceranno a salire, renderanno insostenibili le rate per quei pochi che sono riusciti ad ottenere un finanziamento. “Il rischio è che si riproduca anche in Italia una crisi come quella dei mutui subprime americani, con gli italiani che perderanno la loro casa. Per cambiare questa situazione – conclude l’Associazione –  il Governo dovrebbe iniziare almeno con l’abbassare l’aliquota base dell’Imu sulla prima casa, controbilanciando la riduzione di gettito con l’introduzione di una nuova aliquota base per le case sfitte e le terze case”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)