Federconsumatori: casa sempre più cara
Casa: nel 2013 i costi per mantenere un appartamento aumenteranno in media del 4%. Che sia in affitto o di proprietà, l’insieme delle voci che compongono le spese per l’abitazione sono in aumento. Non pesa solo la tassazione legata all’Imu: dentro i rincari ci sono infatti le spese per la manutenzione, il condominio, il riscaldamento, l’acqua e i rifiuti. Per mantenere un appartamento tipo di 90 metri quadri in una zona semicentrale di una città metropolitana servono poco meno di 1700 euro al mese se si è in affitto e quasi 1200 euro mensili per una casa di proprietà. La stima è dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori.
I costi relativi all’abitazione non si limitano alla tassazione e all’Imu, sottolinea l’associazione. I costi di un appartamento medio sono aumentati in media del 4% e ammontano a 1694 euro al mese per un affitto, con un aumento complessivo di oltre 60 euro in un anno, e a 1164 euro al mese per un appartamento di proprietà, con quasi 50 euro in più in un solo anno.
“A far lievitare tali spese sono, anche quest’anno, i continui aumenti delle spese per la luce, il riscaldamento, il gas e l’acqua, nonché l’incredibile aumento (+25%) previsto per la nettezza urbana con l’introduzione della nuova Tares – spiega Federconsumatori – Si prospettano aumenti anche relativamente ai costi connessi alle spese di manutenzione, la cui crescita potrebbe essere spinta dall’aumento dell’Iva da luglio, che vorremmo fosse scongiurato”.
Secondo le stime dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, nel 2013 serviranno 19,7 anni di stipendio per acquistare una casa: si è tornati al livello del 2006, sotto il picco dei 20 anni del 2007 ma ben sopra i 18 anni di stipendio che si erano raggiunti nel 2011. Nel lontano 2001, le annualità di stipendio necessarie per comprare casa si fermavano a 15,3.
“E’ fondamentale, in un momento delicato come questo, fornire un sostegno concreto alle famiglie – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef – Per questo ribadiamo la necessità che chiunque sia chiamato a governare il Paese nella prossima legislatura si impegni con serietà per rilancio della domanda di mercato e dell’occupazione, specialmente quella giovanile.”
Ma come sono ripartiti i costi? Per un affitto nell’appartamento tipo preso in considerazione, l’Osservatorio nazionale Federconsumatori stima un costo di poco più di 1200 euro mensili, in aumento del 3% su base annua, mentre per un mutuo si stimano 618 euro mensili, in aumento del 4% su base annua. Le spese per il condominio sono stimate in circa 87 euro al mese (più 2% in un anno), quelle per il riscaldamento in 173 euro mensili (con un rialzo del 3% annuale); la luce richiede oltre 54 euro mensili (più 4% in un anno), mentre per l’acqua servono in media 32 euro (più 4% in un anno). La nuova tariffa sui rifiuti, la Tares, sarà più cara: la cifra presa in considerazione dall’associazione è di quasi 50 euro mensili, con un rialzo del 25% rispetto alle tariffe precedenti.
Complessivamente, per una casa in affitto l’Osservatorio nazionale Federconsumatori stima un totale di costi aggiuntivi pari a 482 euro, che diventano 546 euro per una casa di proprietà. In entrambi i casi, l’aumento dei costi per la casa è calcolato nel 4% su base annua.