I saldi sono iniziati ormai da una settimana è il bilancio è più che negativo: a registrare il picco di presenze durante il primo weekend di sconti sono stati soprattutto gli outlet e i centri commerciali delle grandi città. Per il resto calma piatta. Gli italiani non hanno speso e i commercianti sono sempre più in difficoltà: si è concluso un anno di crisi nera (sono di oggi gli ultimi dati di Confcommercio che fotografano il 2012 come l’anno più difficile dal dopoguerra), ma il 2013 non è iniziato con prospettive di ripresa.
L’Adoc avanza una proposta per rilanciare il settore del commercio al dettaglio e rafforzare il rapporto consumatore-commerciante: un incentivo indiretto, anche simbolico, ai commercianti da parte degli Enti Locali, una sorta di premio motivazionale al fine di incentivare le offerte, a prezzi equi e giusti, di prodotti di qualità durante il periodo di saldi.
“Chiediamo agli Enti Locali di ridurre i costi a carico degli esercenti, limitando anche simbolicamente e una tantum il peso delle tasse locali – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – in modo da poter incentivare i commercianti a puntare, nel periodo dei saldi, sulle offerte di prodotti di qualità a prezzi equi e giusti. Sarebbe un grande segnale d’apertura e di spirito di collaborazione che permetterebbe di rafforzare non solo il rapporto fiduciario tra riguarda non solo i grandi centri urbani ma anche e soprattutto i comuni più piccoli e le periferie, che più di tutti hanno subito i colpi della crisi. Dopo l’inizio migliore delle attese sarebbe un peccato non sfruttare l’opportunità del periodo di saldi per dare nuova linfa all’intero settore del commercio, che dovrà essere basato sempre di più sulla qualità dei prodotti e sull’equità e sostenibilità dei prezzi”.


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