ConsumatorixBersani, ecco le proposte
Tutelare il potere di acquisto delle famiglie. Riaprire il cantiere delle liberalizzazioni. Rafforzare i diritti del cittadino-consumatore, valorizzando il ruolo delle associazioni di rappresentanza e gli strumenti di difesa giuridica individuale e collettiva. Passa attraverso questi temi la scrittura di un’Agenda dei consumatori che il comitato ConsumatorixBersani, che ieri ha incontrato a Roma il candidato che sostiene alle prossime primarie per la leadership del centro-sinistra, vuole offrire come contributo programmatico per migliorare la competitività del nostro Paese, stimolare la crescita occupazionale e per restituire un ruolo attivo al cittadino-consumatore all’interno del mercato.
Nel corso dell’incontro di ieri, introdotto Antonio Lirosi, responsabile nazionale PD Tutela consumatori e commercio e già presidente del CNCU, la delegazione del Comitato ha rappresentato a Bersani le problematiche riassunte nell’Agenda, che contiene 10 punti programmatici e operativi da inserire nel programma di governo della prossima legislatura.
Della delegazione facevano parte, a titolo personale e senza coinvolgimento delle rispettive associazioni, Antonio Longo, presidente MDC, che ha lanciato l’idea del Comitato; Rosario Trefiletti e Francesco Avallone, presidente e vicepresidente Federconsumatori; Mara Colla, presidente Confconsumatori; Mario Finzi, ex presidente Assoutenti; Riccardo Quintili e Enrico Cinotti, diretto e vicecaposervizio del settimanale “Il Salvagente” e Marco Dal Poz, collaboratore MDC, che cura le pagine Facebook e Twitter del ComitatoxBersani.
Pierluigi Bersani, dal canto suo, ha rievocato le tante battaglie che ha visto le associazioni protagoniste al suo fianco, a sostegno delle “lenzuolate”, che vanno riprese, integrate da nuovi interventi che scardinino rendite di posizione, inefficienze, abusi e violazioni dei diritti dei consumatori.
Questi interventi, ha detto Bersani, vanno programmati, costruiti attentamente e annunciati quando si è pronti per realizzarli, per evitare le reazioni delle lobbies che sono sempre allerta per bloccare gli sforzi del cambiamento.
Ecco i dieci punti:
1- Riaprire il cantiere delle liberalizzazioni con un’azione in primo luogo di manutenzione ordinaria e straordinaria dei provvedimenti di legge approvati al fine di renderli effettivamente operativi, capaci cioè di produrre effetti economici positivi per i consumatori.
2- Sostenere il mercato interno e rilanciare la domanda interna, con politiche fiscali più eque e redistributive, che favoriscano i redditi più bassi e le famiglie più numerose. Assicurare adeguati sostegni alle famiglie con persone disabili e non autosufficienti.
3- Rendere automatica l’accisa mobile sui carburanti e introdurre lo stesso meccanismo di defiscalizzazione per il gas e l’elettricità per tutelare il potere di acquisto delle famiglie e per evitare che sia lo Stato a guadagnare – e i consumatori a pagare – ad ogni aumento dei prezzi dei prodotti energetici.
4- Semplificare la vita del cittadino eliminando vincoli amministrativi e vizi monopolistici, a partire dagli adempimenti per l’acquisto e il trasferimento di proprietà degli immobili e per l’apertura di una nuova azienda.
5- Riformare e rafforzare gli strumenti di accesso collettivo alla giustizia (class action) e di risoluzione alternativa delle controversie tra imprese e consumatori (mediaconciliazione).
6- Costituzionalizzare i diritti dei consumatori come è avvenuto nei principali paesi della Ue. Nello stesso tempo è importante qualificare e rafforzare l’associazionismo di tutela degli utenti e dei consumatori.
7- Rafforzare il potere di contrattazione sui diritti degli utenti sugli standard di qualità nei servizi pubblici locali, mediante l’applicazione della norma, il comma 461, contenuta nella legge Finanziaria 2008.
8- Creare l’Agenzia nazionale sulla sicurezza alimentare per coordinare i controlli e sviluppare ricerche e studi scientifici indipendenti. Introdurre un sistema di allerta alimentare trasparente in grado di avvertire il consumatore in caso di ritiro dal mercato di un prodotto sospetto o adulterato comunicando attraverso un sito internet dedicato i lotti interessati.
9- Rivedere i meccanismi di riscossione messi in atto da Equitalia, facilitare l’accesso alle rateazioni e incentivare gli strumenti di risoluzione del contenzioso tra cittadino e l’agenzia di riscossione tributaria.
10- Aumentare la vigilanza e la trasparenza dei mercati finanziari, prevedendo una presenza dei consumatori presso i principali organi di controllo. In particolare per la Consob occorre superare le situazioni di opacità nella gestione e risolvere i casi di doppi incarichi al fine di salvaguardare i profili di indipendenza e autonomia proprio di un’autorità di vigilanza e regolazione.
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Un classico esempio della massima ipocrisia. Classico esempio di veri italiani!