Domani si celebra l’edizione 2012 della Giornata Mondiale dell’Alimentazione organizzata  dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) con l’obiettivo di creare consapevolezza e conoscenza riguardo alle misure necessarie per porre fine alla fame nel mondo.
“Le cooperative agricole nutrono il mondo” è la dicitura ufficiale del tema dell’edizione di quest’anno scelto per sottolineare i molti modi concreti in cui cooperative agricole e organizzazioni di produttori contribuiscono ad assicurare la sicurezza alimentare, a generare occupazione e a liberare le persone dalla povertà. Per la FAO e i suoi partner, le cooperative agricole sono alleati naturali nella lotta contro la fame e la povertà estrema. La loro importanza è stata riconosciuta anche dalle Nazioni Unite che hanno dichiarato il 2012 “Anno Internazionale delle Cooperative”.
Ogni giorno, i piccoli produttori di tutto il mondo continuano a dover affrontare ostacoli che impediscono loro di cogliere i frutti del loro lavoro e di contribuire alla sicurezza alimentare, non solo per se stessi ma per tutti, tramite una partecipazione attiva nei mercati. Tuttavia, infrastrutture insufficienti e un accesso limitato a servizi, informazioni, risorse e mercati, cui si aggiunga la scarsa rappresentanza nei processi decisionali, impediscono la valorizzazione di questo potenziale. L’esperienza mostra che organizzazioni di produttori e cooperative forti sono in grado di superare questi ostacoli e di attenuare gli effetti negativi delle crisi alimentari o di altro tipo. Le forti organizzazioni di produttori hanno contribuito a colmare una lacuna. Sono riuscite a superare ostacoli politici e del mercato fornendo ai loro soci l’accesso ad una serie di risorse e servizi. Ad esempio, possono ridurre i costi a carico degli agricoltori, permettendo loro di acquistare in gruppi e di beneficiare di prezzi migliori di vendita al dettaglio dei mezzi tecnici agricoli. Rappresentano, inoltre, la cassa di risonanza dei problemi e degli interessi dei loro soci, e svolgono un ruolo importante nei processi politici e decisionali” si legge nel messaggio del Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva.
Secondo Coldiretti, la giornata di domani deve anche essere l’occasione per una riflessione circa l’aumento delle persone che non hanno disponibilità per alimentarsi correttamente: nel triennio 2010-2012 l’incremento è stato del 7 per cento rispetto al triennio 2007-2009, un andamento che ha contribuito a far crescere nel triennio il numero totale di affamati nel mondo a 868 milioni, nonostante sia rimasto pressoché stabile nei paesi piu’ poveri. La spesa alimentare è il problema principale che devono quotidianamente affrontare le famiglie povere in Italia. La stragrande maggioranza dei poveri (circa il 69 per cento) ha infatti modificato – conclude la Coldiretti – quantità e/o qualità dei prodotti acquistati.
In occasione delle iniziative correlate alla Giornata Mondiale, oggi Last Minute ha presentato Il Libro nero dello Spreco: nel 2011 il 3,2% della produzione agricola italiana è rimasta in campo, per complessive 15.128.702 tonnellate tra frutta e verdura. In particolare per quanto riguarda la frutta su una produzione totale di 213.318.127 tonnellate il 3,77% rimane in campo, pari a 8.043.830 tnl; percentuale che sale per gli ortaggi a 5,5% (4.809.731). Due le ragioni dello spreco nei campi, spiega il rapporto: la non convenienza da parte dell’agricoltore nel raccogliere il prodotto in quanto i prezzi di mercato non sono remunerativi e i difetti commerciali, dalle pezzature troppo grosso o troppo piccole, ai danneggiamenti da eventi atmosferici.


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