Mef: in crescita entrate tributarie. Gettito IVA in calo
Nel periodo gennaio-agosto 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 268.736 milioni di euro, mostrando una crescita del 4,1% (+10.462 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le imposte dirette aumentano del 4,4% (+6.074 milioni di euro). Il gettito IRE evidenzia una lieve variazione negativa dello 0,6% (-641 milioni di euro) che riflette l’andamento delle ritenute dei lavoratori autonomi (-4,2%), dei versamenti in autotassazione (-3,5%) e la riduzione dal 10% al 4% della ritenuta d’acconto applicata ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o di spese per le quali spetta la detrazione d’imposta. Crescono le ritenute dei lavoratori dipendenti pubblici (+0,6%) e dei dipendenti privati (+0,7).
Sostanzialmente stabile il gettito IRES che si attesta a 17.525 milioni di euro (-0,3%, pari a -53 milioni di euro).
Tra le altre imposte dirette significativo risulta l’incremento dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+1.995 milioni di euro, pari a +48,2%) influenzata da diversi fattori di carattere tecnico-normativo e, in particolare, dalla recente riforma del regime di tassazione delle rendite finanziarie.
Le imposte indirette fanno rilevare un incremento complessivo del 3,7% (+4.388 milioni di euro). Al netto dell’imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare la crescita delle imposte indirette è risultata pari a 4,8% (+5.647 milioni di euro). In flessione il gettito IVA (-1,3% pari a -913 milioni di euro) che riflette l’effetto congiunto dell’aumento della componente IVA del prelievo sulle importazioni (+0,7%) e della flessione della componente relativa agli scambi interni (-1,6%) che risente della stagnazione della domanda interna in particolare nel comparto dei beni di consumo durevoli compensata solo parzialmente dagli effetti legati all’incremento di un punto percentuale dell’aliquota IVA introdotta dal D.lgs 138/2011. Per il Codacons questa è la prova del corto circuito rigore crescita di cui parlava nei giorni scorsi il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino. ”Una pressione fiscale esagerata sui ceto medio bassi si traduce in minor consumi e conseguentemente minor crescita, allontanando l’obiettivo di avere un rapporto debito/Pil al 60% in 20 anni. Insomma o si comincia a salvaguardare la capacità di spesa delle famiglie o rischiamo di morire di manovre, peggiorando persino i conti pubblici” sostiene l’Associazione mentre per Coldiretti il dato deve far riflettere sulla necessità di aumentare nuovamente l’aliquota.
Continuando con i dati resi noti oggi dal Mef, è in aumento il gettito delle imposte sulle transazioni che nel complesso aumenta del 34,6%.
In crescita significativa l’imposta di bollo che registra un incremento del 149,4% (+2.972 milioni di euro) dovuto alle modifiche normative apportate con i provvedimenti della seconda metà del 2011 alle tariffe di bollo applicabili su conti correnti, strumenti di pagamento, titoli e prodotti finanziari, nonché all’anticipo del versamento dell’acconto sull’imposta di bollo. Sul risultato incide positivamente, inoltre, il versamento del 16 luglio del “bollo speciale per le attività finanziarie scudate”.
Tra le entrate relative ai giochi, che si riducono complessivamente del 6,8% (-624 milioni di euro), si evidenzia l’andamento positivo delle lotterie istantanee (+1,2% pari a +12 milioni di euro) e degli apparecchi e congegni di gioco (+1,6% pari a +40 milioni di euro) mentre risultano in calo le entrate relative ai proventi del lotto (-8,8% pari a -393 milioni di euro).
Le entrate tributarie da ruoli risultano pari a 4.697 milioni di euro (+172 milioni di euro, pari a +3,8%).