Nuove edizioni di libri da acquistare, figli che esigono nuovi zaini e astucci, tetto di spesa alzato dal ministero dell’Istruzione. E’ arrivato il tempo di pensare all’organizzazione del nuovo anno scolastico e tra ‘caro libri’ e ‘caro corredo’ è ora di mettere mano al portafoglio.Secondo un’indagine promossa da Libreriamo (www.libreriamo.it), a preoccupare di più le famiglie italiane è il costo dei libri scolastici (43%), seguono la cancelleria e gli accessori (27%) e gli abbonamenti ai mezzi (13%). Per piu’ di 8 famiglie su 10 (84%) il caro libri rappresenta una vera e propria stangata.  Con chi prendersela? La maggioranza da’ la colpa ai professori (37%) accusati di pretendere l’acquisto di troppi libri che spesso non vengono completamente consultati nel corso dell’anno scolastico. Secondo altri (24%) e’ colpa del Ministero dell’Istruzione, incapace di attuare politiche che consentano un abbassamento delle spese scolastiche. Il 17% delle famiglie ritiene che i principali responsabili del caro libri siano alcune case editrici specializzate il libri scolatici, che propongono con troppa facilita’ nuove edizioni di certi libri, senza in realta’ apportare cambiamenti significativi.
A confermare questa teoria Gianluigi Dotti, responsabile del centro studi Gilda: “Gli editori pubblicano troppi libri e supporti per una singola materia, o riescono ad aggirare la legge realizzando nuove edizioni ma cambiando il titolo del libro. Se ci fosse una commissione che controllasse la filiera dei libri scolastici, i libri verrebbero a costare la metà”.
Secondo Daniele Grassucci, responsabile contenuti di Skuola.net, il problema riguarda invece l’effettivo rispetto delle norme emanate dal Ministero dell’Istruzione da parte dei singoli istituti: “Il ministero stabilisce delle direttive di spesa per le scuole oltre i quali i libri di testo adottati non dovrebbero andare. Per l’anno scolastico 2012-13, questi importi vanno per le scuole medie dai 294 euro del 1° anno ai 132 del 3° anno, mentre per le scuole superiori vanno dai 130 euro per un istituto professionale a 380 per il primo anno di un liceo classico, dizionari esclusi.  A livello di ministero, si e’ cercato negli anni di ridurre il costo dei libri, ma manca il controllo delle norme. Creare un organismo che monitorizzi l’attuazione delle leggi permetterebbe di bloccare le spese in eccesso delle famiglie e favorirebbe il mercato dell’usato, anche all’interno della stessa scuola tra gli studenti delle varie classi”.
Come le famiglie possono aggirare il caro libri? L’Aduc, ad esempio, consiglia di valutare l’eventualita’ di acquisto dei libri consigliati solo se realmente servono e, nel caso, mettersi d’accordo tra compagni di scuola per acquistare una o alcune copie e farle girare alla bisogna, ricordando sempre che la legge non lo consente oltre il 15% dell’intero volume.


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