La soppressione dell’INRAN voluta dal Governo Monti e inserita nel recente decreto legge sulla spending review non ha trovato consensi. Già prima, quando se ne parlava solo al condizionale, ilfattoalimentare.it si era fatto promotore di una petizione che ha raccolto 2200 adesioni in soli 5 giorni. Per tutti un unico appello: non si può sopprimere un punto di riferimento così importante nel settore della nutrizione. Anche il Movimento Difesa del Cittadino fa sentire oggi la propria voce: “Abbiamo da sempre espresso la necessità di una Agenzia Italiana per la Sicurezza Alimentare come riferimento unico e indipendente per i consumatori e i produttori e come coordinatore dei controlli. Consapevoli del difficile momento economico, non ci aspettavamo proprio durante questo Governo la nascita dell’Agenzia, ma neanche la soppressione dell’INRAN”.“Crediamo che i temi della ricerca e della educazione nutrizionale – continua l’Associazione – debbano essere svolti da un ente indipendente con professionalità specifiche e che, nel caso dell’INRAN, si sono sempre dimostrate all’altezza del compito” aggiunge l’Associazione da sempre impegnata nel settore della educazione alimentare.


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