Calo record degli sprechi alimentari per l’Adoc: nella Pasqua appena trascorsa gli italiani hanno puntato sul risparmio. E come ampiamente previsto, i consumi sono stati molto contenuti. L’associazione stima che sia rimasto invenduto il 30% dei prodotti tipici, il 35% delle uova di cioccolata, il 40% delle colombe e il 30% dell’agnello nella grande distribuzione, che ora presenta sconti anche del 70%. Il calo medio dei consumi è stimato dall’Adoc nel 20%.
“Il 35% delle uova di Pasqua è ancora sugli scaffali, così come il 40% delle colombe – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – dell’agnello è rimasto invenduto il 30% nella GDO, mentre per la pizza pasquale l’invenduto è pari al 20%. Dati emblematici, confermati dal moltiplicarsi di offerte record su tali prodotti, oggi è possibile acquistare uova e colombe pagando anche il 70% in meno del costo pre-festività. Globalmente, il calo dei consumi registrato è stato pari al 20%”.
A questo si somma la riduzione di coloro che si sono messi in viaggio per le feste: secondo l’Adoc, solo il 25% degli italiani, con una flessione del 20% rispetto allo scorso anno e una spesa media ridotta fortemente rispetto al 2011. Sono crollate le presenze nei ristoranti a differenza della crescita che ha interessato agriturismi e pranzo al sacco. Conclude Pileri: “Unica nota positiva è il calo record degli sprechi alimentari. Per questa Pasqua di crisi gli italiani hanno puntato sul risparmio, rispetto allo scorso anno si è sprecato il 40% in meno dei prodotti alimentari, un risparmio pari a 10 euro in media.”


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