Osservatorio: conti deposito, come cambiano i tassi d’interesse
La tendenza degli ultimi mesi in fatto di gestione dei risparmi ha visto una crescita continua del conto deposito come mezzo preferito per sicurezza e costi di gestione. Un numero crescente di consumatori si è affidato alla pratica della comparazione, mettendo i vari tipi di conto deposito a confronto alla ricerca del sistema a cui affidare i propri averi. Ora la situazione sta lentamente mutando e la questione richiede un approfondimento.
Cosa succede nel mondo dei conti deposito? I prodotti-salvadanaio preferiti dagli italiani sono ancora convenienti? E’ ciò che si chiedono in questo periodo molti risparmiatori. La risposta è sì, il conto deposito offre ancora tassi di interesse molto competitivi ed è decisamente più redditizio di Bot e Btp. Tuttavia, alcune novità rischiano di mettere a rischio la convenienza dei depositi e alcune banche, negli ultimi tempi, hanno iniziato a tagliare i tassi di interesse. E’questo il caso, per esempio, di Webank, che non ha rinnovato la promozione dedicata ai nuovi clienti che prevedeva il 4,50% lordo sui tutti i vincoli.
La spiegazione di questa inversione di tendenza si trova, almeno in parte, nei finanziamenti agevolati che le banche hanno ottenuto dalla Bce a dicembre e febbraio, che hanno ridotto la sete di liquidità degli istituti e dunque anche il bisogno di raccogliere fondi a buon mercato tra i privati. Ciononostante la maggior parte degli istituti continua a riconoscere interessi elevati sui depositi, specialmente su quelli vincolati. Conto Rendimax di Banca IFIS propone il 4,60% lordo per un anno e arriva al 5,10% lordo sui depositi di durata biennale. Con ContosuIBL di IBL Banca si ottiene il 4,50% lordo sulle somme vincolate per 12 mesi. IWBank, fino al 2 aprile, propone in promozione IWPower Sei+Sei+Sei, che offre il 4,20% medio lordo per 6 mesi, il 4,30% per 12 mesi e il 4,35% per 18 mesi. Fino a domani i nuovi clienti che sottoscrivo Conto Arancio di ING Direct hanno il 4,20% lordo garantito sui depositi annuali, mentre CheBanca! fino al 31 marzo offre il 4% lordo sul deposito vincolato per 12 mesi. Attenzione, dunque, alle scadenze di eventuali promozioni.
Un altro nuovo elemento che riguarda i conti deposito è l’imposta di bollo proporzionale applicata dal Governo Monti, pari all’uno per mille nel 2012 (minimo 34,2 €, massimo 1.200 €) e all’1,5 per mille nel 2013. Ogni banca decide autonomamente se sostenere questa tassa o lasciarla a carico del cliente: meglio dunque informarsi per tempo.
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