Il principale obiettivo degli italiani resta l’acquisto della prima casa anche se, a causa della crisi finanziaria e del relativo credit crunch sono costrette a chiedere somme minori alle banche. E’ quanto rileva un’indagine di Mutui.it che  che ha analizzato oltre 400.000 domande di mutuo prima casa presentate negli ultimi tre mesi verificando che si sono ridotte del 9% le somme medie richieste: 146 mila euro contro i 160 mila che si chiedevano a novembre 2010. Diminuisca anche il loan to value, vale a dire la percentuale del valore dell’immobile che si intende finanziare attraverso il mutuo: a fine 2010 le richieste puntavano a coprire il 75%, mentre oggi la richiesta media si ferma al 63%. A fronte di un valore medio dell’immobile che resta tutto sommato costante, come costante è anche la durata del finanziamento, di circa 25 anni. Si scelgono, in percentuali quasi simili, il tasso fisso e quello variabile. Un simile abbassamento non si riscontra nell’età dei richiedenti il mutuo che si alza dai 36 anni (2010) agli attuali 37.
“I dati emersi dalla nostra indagine – spiega Lorenzo Bacca, responsabile Business Unit di Mutui.it – provano, ancora una volta, che in tempi di crisi l’accesso al mutuo è materia per chi già dispone di risparmi. Anche chi vuole dedicarsi al primo progetto “da adulti” ha bisogno di costruirsi una solidità economica per ottenere la concessione del finanziamento; chiedere mutui per pagare il 100% del valore dell’immobile vuol dire esser certi di ottenere un rifiuto da parte delle banche. Naturale, quindi, che anche l’età media salga e che il sogno dell’indipendenza si faccia più lontano per i giovani”.


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