Il programma di liberalizzazioni che il Governo Monti sta per varare – si svolge questa mattina il Consiglio dei Ministri che avrà il compito di dare il via alla “fase due” dell’esecutivo – è al centro del dibattito da quando è iniziata a circolare la bozza del provvedimento con le misure in discussione. Per l’Unione Nazionale Consumatori, quella bozza è “un vero e proprio manifesto per un paese migliore”. Queste le parole del segretario generale dell’UNC Massimiliano Dona. “Vedere allineati in un unico provvedimento molte delle richieste avanzate in questi anni dalle associazioni dei consumatori -afferma Dona- fa un certo effetto, al punto da lasciarci dubitare della veridicità della bozza sulla quale discuterà il Consiglio dei Ministri: dalla liberalizzazione delle attività economiche alla tutela amministrativa contro le clausole vessatorie; dal potenziamento dell’azione di classe all’estensione in favore delle microimprese della tutela di consumo; dal potenziamento delle carte di servizio all’abrogazione delle tariffe professionali. E ancora: dall’obbligo di comunicazione del preventivo alla liberalizzazione del servizio farmaceutico; dall’incremento del numero di notai agli strabilianti interventi programmati in materia di energia. Senza dimenticare: la riforma ai servizi pubblici locali, quelli bancari ed assicurativi, i trasporti e la rete di vendita dei giornali”.
Questa “rivoluzione liberale” ha già messo in moto proteste, rivendicazioni e resistenze ma, conclude Dona, “non è il tempo per egoistiche difese dei privilegi e cambi di posizione: il Governo Monti lo dice a chiare lettere con questa bozza di decreto ed avrà il sostegno dei molti che aspirano a un paese migliore con, in prima linea, la nostra Unione Nazionale Consumatori”.


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