“Per salvare Amt non si può tagliare un servizio ferroviario già carente”. Così le associazioni genovesi che si battono a favore dei pendolari criticano la scelta del Presidente della Liguria Burlando di recuperare le risorse necessarie a coprire il disavanzo dell’azienda di mobilità tagliano i fondi destinati al trasporto su ferro.“E’ privo di  senso intervenire per salvare un trasporto pubblico essenziale – quello su gomma – danneggiando un trasporto pubblico altrettanto essenziale, quello su ferro, tagliando risorse e conseguentemente prevedendo nuove cancellazioni di treni! Tanto più che il trasporto ferroviario non è solo necessario per la mobilità della regione, ma anche per la stessa area urbana genovese: un trasporto pubblico efficiente si basa proprio su una pianificata integrazione, non sulla loro contrapposizione” si legge nella nota congiunta di WWF, Movimento Difesa del Cittadino, Pendolari del Ponente, Legambiente Liguria e Coordinamento Pendolari Liguri.
“Il trasporto ferroviario regionale è un settore in piena emergenza. I cittadini liguri scontano già ora le tariffe ferroviarie più care d’Italia in cambio di un servizio mediocre, con un piano d’esercizio (mobilità veloce, capillarità oraria e copertura territoriale) deficitario, investimenti risibili e materiale rotabile inadeguato. Ulteriori tagli sarebbero la morte certa del trasporto ferroviario ligure”.


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