Il Governo Monti deve proseguire con determinazione sulle liberalizzazioni attuando quello che per anni è stato solo predicato. E’ questo l’invito che arriva dalla Fondazione Consumo sostenibile, convinta che una maggiore concorrenza nei settori individuati, dall’energia ai carburanti, dal settore finanziario alle professioni, possa portare significativi benefici economici e un migliore servizio ai consumatori.
Ma la liberalizzazione va accompagnata da regole e controlli, altrimenti si ottiene l’effetto contrario, come è successo per il settore RC Auto, dove le tariffe sono aumentate di tre volte il tasso di inflazione e le garanzie agli assicurati si sono ridotte. Nelle liberalizzazioni è insito il rischio di aumenti ingiustificati e di pratiche commerciali sleali; non bisogna quindi proclamare i risultati attesi, ma dotarsi di strumenti per ottenerli.
Sono quindi “indispensabili regole nuove, autorità di controllo e soprattutto – ricorda il Presidente della Fondazione Consumo sostenibile, Paolo Landi – si deve rafforzare l’azione collettiva risarcitoria (class action), per evitare che i risultati attesi restino sulla carta”. La class action, per essere efficace necessita di sostanziali modifiche alla normativa vigente, sia per quella rivolta al settore privato che per la pubblica amministrazione.


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