I parafarmacisti sono stati ricevuti dal Ministro della Salute e hanno presentato la loro proposta di riforma del settore distributivo del farmaco, sia per le parafarmacie che per le farmacie. Oggi una delegazione delle sigle rappresentative dei parafarmacisti (ANPI, MNLF e Forum) ha infatti incontrato il Ministro Renato Balduzzi.“Nella proposta – spiegano in una nota – abbiamo ribadito la necessità della presenza del doppio canale, farmacia e parafarmacia, al fine di determinare le condizioni di concorrenza che altrimenti non si determinerebbe con l’esclusività della vendita dei farmaci da parte della sola farmacia. Infine abbiamo espresso la necessità di riformare la farmacia sul piano della distribuzione territoriale, dei metodi di assegnazione, di salvaguardia delle farmacie rurali, in particolare le sussidiate, della partecipazione alla proprietà di soggetti diversi dal farmacista e della alienabilità della concessione. Infine alla richiesta da noi formulata di togliere il limite dei 12500 abitanti introdotto nel decreto “salva Italia”, il Ministro ha condiviso la necessità di rimuovere tale parametro, certamente discriminatorio, anche alla luce delle modifiche introdotte dal Parlamento”.
Secondo i parafarmacisti, per garantire un’adeguata e capillare distribuzione dei farmaci servirebbe aprire almeno 7 mila nuove farmacie. Il limite che hanno proposto per l’apertura di una farmacia è di 2.500 abitanti, in alternativa a un limite di 3.500 che non porterebbe nuove sedi nelle grandi città. “Noi abbiamo proposto un limite di 2.500 abitanti, che permetterebbe l’apertura di oltre sette mila nuove sedi, anche nelle grandi città”.


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