Consumatori chiedono un 2012 di crescita e rilancio
E’ un appello forte e chiaro quello che giunge dalle Associazioni dei consumatori al Governo Monti: dopo l’ennesima manovra approvata per mettere a posto i conti è più che mai urgente varare provvedimenti per la crescita e il rilancio del Paese.
Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, lancia un monito: “Mai più arrendevolezza verso i particolarismi delle corporazioni: costano oltre 1000 euro all’anno per ogni famiglia italiana!”. “I mesi che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno messo a dura prova le famiglie italiane chiamate, ancora una volta, a stringere la cinghia, a dimostrare spirito di sacrificio, peraltro con il timore che a doversi sacrificare davvero siano sempre e solo i soliti noti – aggiunge Dona – All’apparente ventata di cambiamento che sembra respirarsi con l’incarico del nuovo Governo continuano a fare eco i problemi di sempre: si stenta ad arrivare a fine mese ed i 400 milioni spesi in meno a Natale per regali e alimenti sono il segno tangibile di una crisi che ha colpito duramente le tasche degli italiani, specie di quelli appartenenti alle fasce più deboli della popolazione”.
“E allora la sensazione è sempre la stessa – incalza il Segretario dell’UNC – i consumatori sono pronti a fare la loro parte, anche perché spesso non hanno altra via di uscita, ma vengono ripagati con inefficienze dei servizi e privilegi solo per pochi. E’ invece giunto il momento che all’aumento di tasse e tariffe corrisponda un miglioramento della qualità della vita; è ora di agire concretamente per rilanciare l’economia del nostro Paese: è questo – conclude Dona – che ci aspettiamo da chi di dovere nel neo-nato 2012!”
Federconsumatori e Adusbef insistono sulla situazione drammatica che sta avendo ripercussioni sul malessere delle famiglie e concrete ricadute sulla domanda di mercato e sull’intero tessuto industriale del Paese: le varie manovre nonché le scelte, anche speculative, dei vari operatori economici comporteranno, secondo le Associazioni dei consumatori – la ricaduta negativa sul potere di acquisto delle famiglie di 2.103 euro nel 2012.
Un stangata che è ancor più grave perché ha una duplice caratteristica: è la più elevata degli ultimi anni ma ricade anche su una precedente situazione negativa delle condizioni di vita delle famiglie italiane, soprattutto quelle a reddito fisso.
“E allora quello che si rende necessario fare, lo chiediamo con grande determinazione, è che venga attuata al più presto una manovra di rilancio e di sviluppo economico attraverso sia processi di liberalizzazione di vari settori e servizi del nostro paese, che soprattutto la messa in campo di una serie di investimenti in settori innovativi, della ricerca e dello sviluppo tecnologico, poiché solo così si eviterà l’avvitamento di una manovra dietro l’altra per riequilibrare i conti. Le risorse ci sono e devono essere trovate ( evasione, ricchezze, rendite finanziarie) – dichiara Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori – e in una situazione come questa anche attraverso la vendita straordinaria di un decimo delle risorse auree in nostro possesso per una cifra di circa 11 miliardi di euro”.