Liberalizzazioni farmaci fascia C, stop con polemiche
Pesa lo stop alle liberalizzazioni. I parafarmacisti annunciano che continueranno la battaglia, mentre il Codacons intende “passare alle vie legali”. Il premier Mario Monti ha riconosciuto oggi che le resistenze alle liberalizzazioni “non sono una novità in Italia né in Europa e spesso non vengono superate al primo colpo, ma si possono superare con una determinazione tenace”.Annuncia battaglia il Codacons, dopo il dietrofront sulle liberalizzazioni dei taxi e delle farmacie e contro la minaccia di serrata da parte di Federfarma e Sunifar. L’associazione, si legge in una nota, “ha deciso di passare alle vie legali” e di “denunciare le due organizzazioni dei farmacisti alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo di valutare se la minaccia di serrate e proteste possa configurare eventuali reati, come procurato allarme o violenza verso un organo collegiale, ossia il Consiglio dei Ministri. Consiglio dei Ministri che, non a caso, ha fatto immediatamente marcia indietro, annullando la vendita dei farmaci di fascia C nei supermercati e inventandosi una nuova classe di farmaci declassati, senza obbligo di ricetta, quantitativamente non definita – prosegue l’associazione – Scelta, quella del Governo, incostituzionale, considerato che chi ha bisogno dei farmaci di classe A o C è discriminato e danneggiato in violazione dell’art. 3 della Costituzione rispetto a chi potrà acquistare i nuovi farmaci declassati”.
Da parte loro,il presidente del Forum italiano delle Parafarmacie, Giuseppe Scioscia, insieme a Massimo Brunetti dell’Anpi (Associazione nazionale Parafarmacie italiane) e Fabio Romiti del Mlfn (Movimento nazionale liberi farmacisti) affermano: “Eravamo preparati ai colpi di coda dell’ultimo minuto ma non ci aspettavamo che ancora una volta le lobby più potenti potessero avere la meglio sulla razionalità economica. Ormai i giochi son fatti: il Governo ha posto la fiducia alla Camera sul testo della manovra così come uscito dalle commissioni Bilancio e Finanze e dunque anche l’emendamento del Pd per rimediare al colpo di mano in commissione non si potrà più votare. Continueremo tuttavia a combattere con determinazione tenace perché riteniamo che è dall’apertura dei mercati che passa la crescita di un paese e dunque la creazione di nuovi posti di lavoro”. Di “liberalizzazione fasulla che mantiene inalterati i privilegi della casta” hanno parlato ieri Federdistribuzione-Coop-Conad, che stimano un mancato risparmio per le famiglie in 250 milioni di euro.
Di recente un Farmacista ha comprato per milioni di € una farmacia, indebitandosi per anni. Ha inteso investire nel settore connesso alla sua professione, oltre ad orientare agli studi i suoi figli nel medesimo settore, visto l’investimento eseguito.
Aveva creduto nel sistema sociale consolidato per tale attività e non immaginava che lo Stato lo spingeva in un baratro.
I colleghi che non hanno rischiato capitali oggi verrebbero premiati perchè otterrebbero, con la liberalizzazione, una attività gratis, procurando una disuguaglianza tra professionisti imprenditori dinamici e professionisti non imprenditori.
evidentement il governo monti non e’ un governo tecnico…ma e’ maledettamente politico ..fa gli interessi delle lobby piu’ reazionarie … c’e’ la debolezza delle forze politiche ,del sindacato..c’e’ rimasto solo:….:consumatori di tutto il mondo unitevi
Lo scopo di tutto questo è di portare in poco tempo tutta la vendita dei medicinali, compresi quelli di fascia A, nei supermercati. Nei supermercati dovremo comprare tutto!!!
Invece di parlare della lobby dei farmacisti o degli edicolanti, guardiamo la lobby dei supermercati, vere catene che puntano solo a lucrare senza pensare alla qualità e al servizio.
Sono lì i veri interessi.
I sacrifici riguardo i studi e quelle economiche gli hanno fatti tutti. Anche i farmacisti che lavorano nelle parafarmacie. Ma voglio ricordare che la fascia C lo vendono pure loro e non solo le parafarmacie e quelli che non hano i genitori titolari di una farmacia, i nuovi studenti ? Si aumentano nuovi posti di lavoro per tutti e i prezzi si abbaserano. Ce crisi crissssssiiiiiii!
Sul problema dei farmaci c’è una grossa mistificazione. Ristabiliamo la verità:1)tutti i farmaci oggi in vendita nei corner della GDO e nelle farmacie non hanno più copertura brevettuale.Pertanto il loro costo potrebbe essere di molto inferiore a quello attuale anche nella GDO se solo lo Stato decidesse di amministrarne il prezzo. Ma su questo troverebbero a che ridire il capitale e l’industria…2) I farmacisti saranno pure una lobby ma sono controllati dallo Stato e possono essere ridimensionati aprendo un maggior numero di farmacie.Su questo conviene la maggior parte dei farmacisti non titolari che vogliono giustamente una farmacia.3) Il farmaco non è un bene di consumo ma un veleno che va usato con cautela e solo quando non se ne può fare a meno. 4)La pubblicità del farmaco come la sua “banalizzazione” costituiscono un attentato alla salute delle persone. 5)L’uso di questi mezzi pericolosi e mirabili al tempo stesso deve avvenire sempre sotto il controllo rigoroso dello Stato. 6) Oggi questo controllo è possibile solo in farmacia.7)In nessun Pase la ricetta va fuori della farmacia. 8) Concludendo, 10000 farmacie in più, lontano il capitale dalla salute.