Assicurazione auto sempre più salata e italiani alla guida indisciplinati. Il numero e il costo dei sinistri sono le cause principali del caro – Rca. Confrontare le polizze auto è un’ottima soluzione ma parziale, poiché permette sì agli automobilisti di risparmiare ma non rappresenta un rimedio definitivo per un problema radicato e complesso. La patente a punti ha provato a porre un freno al numero di incidenti ed ora, passato un po’ di tempo dalla sua introduzione, è possibile testare cosa ne pensa la gente.
La patente a punti? Agli italiani non piace. Dopo otto anni dalla sua entrata in vigore oltre sei italiani su dieci pensano che non sia servita a rendere le strade più sicure, né a ridurre gli incidenti. Lo rivela un’indagine condotta da Direct Line. Tra le persone intervistate, il 62% pensa che con la patente a punti non sia cambiato nulla, il 7% addirittura ritiene che siano aumentati i guidatori pericolosi, mentre soltanto il 26% si sente più sicuro dall’introduzione dei punti sulla patente. Gli automobilisti italiani restano, in effetti, tra i più indisciplinati, e a ben poco servono le campagne di prevenzione e sensibilizzazione sul tema.
I più critici sono gli over 45, che si lamentano del sistema nel 10% dei casi, mentre il 20% degli automobilisti tra i 25 e i 35 anni viaggi più sicuro grazie alla patente a punti. L’8% degli under 25, infine, si dichiara insofferente verso i limiti di velocità.
Le opinioni variano molto anche a seconda della provenienza geografica degli intervistati: i più ottimisti sono i bresciani (soddisfatti nel 21% dei casi), i più pessimisti sono invece i palermitani (soltanto il 5% è contento della patente a punti). I romani si sentono più tranquilli sulle strade nell’11% dei casi, contro il 3% dei milanesi.
Infine, c’è un effetto della patente a punti che molti automobilisti non considerano: i punti residui possono infatti influire sul premio dell’assicurazione auto. Secondo uno studio condotto da SuperMoney, il portale per il confronto dei preventivi rcauto, i guidatori più indisciplinati (con meno di 5 punti residui) arrivano a pagare fino a 200 euro in più all’anno di polizza auto rispetto agli automobilisti più virtuosi, che hanno venti o più punti sulla patente.
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