Rinnovabili al centro di una querelle politica. E’, infatti, in dubbio se la manovra finanziaria alla firma del Presidente Napolitano contenga o meno dei tagli alle fonti rinnovabili. Così mentre il ministro Romani si affretta a spiegare che "nel testo definitivo della manovra finanziaria inviato al Quirinale non c’è nessun taglio degli incentivi per le energie rinnovabili" diventano sempre più insistenti le voci che lo danno per certo. Tra questi Greenpeace che commenta: " i tagli alle energie da fonti rinnovabili, che hanno trovato spazio nella nuova manovra economica del Governo, rappresentano una smentita clamorosa agli impegni assunti dall’esecutivo all’indomani del referendum dello scorso 12 e 13 giugno". Greenpeace contesta così radicalmente le proposte del Governo e chiede per quale motivo si intervenga su un capitolo della bolletta che non riguarda in alcun modo i conti dello Stato.

"Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Se passasse il taglio del 30 per cento degli incentivi e delle agevolazioni in bolletta per le energie rinnovabili, ci troveremmo dinanzi all’ennesimo insensato attacco, il secondo in pochi mesi, a un comparto produttivo vitale e strategico per il futuro del Paese" commenta Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. "La proposta del Governo è demenziale. Greenpeace chiede il ritiro immediato del provvedimento" conclude Boraschi.

Intanto Romani spiega:" Il Cdm – ha proseguito Romani – ha convenuto sull’eliminazione della riduzione del 30% di tutte le agevolazioni e incentivi che oggi gravano sugli oneri di sistema presenti sulle forniture di energia elettrica e gas. Un taglio che, come ho avuto modo di esporre nella seduta del Consiglio, non avrebbe portato benefici alla collettività, incidendo solo per un 3% sul totale del costo. Al contrario, avrebbe comportato l’eliminazione di agevolazioni alle famiglie numerose e alle classi meno abbienti, mettendo inoltre a rischio il funzionamento di impianti strategici per la gestione dell’emergenza rifiuti. Stiamo lavorando già da tempo alla rimodulazione degli incentivi e del conseguente peso in bolletta, prima con il dlgs rinnovabili, poi con il decreto specifico per il fotovoltaico, dando impulso al settore e intervenendo in modo netto e selettivo su sprechi ed eccessi del passato".


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