
Treni, dal caos di Milano ai ritardi di Roma. I Consumatori chiedono rimborsi (Foto Pixabay)
Treni, dal caos di Milano ai ritardi di Roma. I Consumatori chiedono rimborsi
Dopo i pesanti disagi per la circolazione dei treni a Milano, la settimana si apre con nuovi ritardi nel nodo di Roma Termini. I Consumatori chiedono di tutelare i diritti dei viaggiatori
Dopo il fine settimana di ritardi per la circolazione dei treni da Milano, la settimana inizia con nuovi problemi per il trasporto ferroviario, questa volta nel nodo di Roma Termini. Sabato un danno incidentale ai cavi aerei e un guasto elettrico nel nodo di Milano ha mandato in tilt la circolazione dei treni diretti in tutta Italia, con pesanti ripercussioni sulle linee Milano – Bologna/Genova/Venezia, treni cancellati e ritardi fino a 240 minuti, il coinvolgimento di migliaia di passeggeri, soppressioni e differimenti fino al tardo pomeriggio.
Questa mattina le cronache raccontano di nuovi ritardi e disagi alla Stazione Termini di Roma, con problemi per l’Alta Velocità fra Roma e Napoli per un guasto alla linea all’altezza di Gricignano, in provincia di Caserta. Nell’ultimo aggiornamento, disponibile al momento in cui scriviamo,Trenitalia comunica come effetti sulla mobilità ferroviaria che ci sono “25 treni Alta Velocità con rallentamenti fino a 90 minuti”.
I Consumatori chiedono tutele per i passeggeri
Si rincorrono dunque da giorni le voci delle associazioni dei Consumatori, che chiedono rimborsi e interventi immediati per i passeggeri danneggiati.
Udicon, con la presidente Martina Donini, ha chiesto a Trenitalia “rimborsi adeguati” e “un’assistenza tempestiva”: «Nonostante gli interventi sulle linee già programmati negli ultimi mesi ci aspettavamo che, con l’inizio del Giubileo, non avremmo più dovuto assistere al blocco della rete ferroviaria. Purtroppo, ancora una volta, ci ritroviamo ad essere smentiti».
A fronte dei disagi a Milano, Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio o non è riuscito a giungere a destinazione. Sono state potenziate l’assistenza con kit e generi di conforto e le informazioni a bordo dei treni e nelle stazioni interessate (Fonte: Ansa).
Federconsumatori: “Inizia male il 2025 per le ferrovie”
Certo è che l’anno è iniziato con nuovi guasti e disagi, su linee ferroviarie che continuano a rappresentare una fonte di disservizi per i passeggeri, sia per il trasporto pendolare che sull’alta velocità.
“Dopo un 2024 disastroso, inizia male anche il 2025 per le ferrovie”, ha commentato Federconsumatori davanti al guasto di Milano.
Trenitalia, ricorda l’associazione, ha disposto il rimborso integrale del biglietto per i passeggeri che hanno rinunciato al viaggio o che non sono riusciti a partire o ad arrivare a destinazione. “ Ma dei rimborsi sono dovuti anche a chi arriverà in ritardo – aggiunge Federconsumatori – Inoltre, la società ha invitato chi deve viaggiare sulle tratte interessate a “riprogrammare gli spostamenti”, ammettendo di fatto la propria incapacità a risolvere tempestivamente la situazione. Certo è che se inizia così il nuovo anno non promette affatto bene: chiediamo che venga fatta chiarezza non solo sulle cause dell’odierno disagio, ma anche sull’effettiva capacità della società di rispondere alle emergenze e di ripristinare la linea che, troppo spesso, subisce guasti e rallentamenti”.
Per Federconsumatori, inoltre, “i rimborsi non rappresentano più un rimedio sufficiente per dare risposte agli utenti in termini di adeguatezza ed efficienza del servizio: per questo inviteremo nuovamente Trenitalia a introdurre anche forme di indennizzo, per riconoscere i disagi e gli ingenti danni economici causati ai passeggeri”.
Anche Assoutenti ha ribadito che i viaggiatori coinvolti nei disservizi hanno diritto a ottenere indennizzi e rimborsi integrali del biglietto per mancata partenza o cancellazione del treno.
«In ogni caso – ha aggiunto il presidente Assoutenti Gabriele Melluso – resta ferma la possibilità, per chi ha subito danni materiali maggiori e dimostrabili, come ad esempio la perdita di un appuntamento di lavoro, di una visita medica programmata, o di un esame universitario, di ricorrere sulla base della carta dei servizi allo strumento della conciliazione avviata da Trenitalia con le associazioni dei consumatori, al fine di ottenere un equo indennizzo».
