Quale Europa vogliamo? (Foto Pixabay)

Digitale, telecomunicazioni, mercato finanziario unico, politica estera: quale Europa vogliamo? È la domanda di fondo che si trovano ad affrontare quanti si interrogano sul futuro dell’Europa. E il futuro dell’Europa passa anche dallo sviluppo digitale.

C’è un quadro normativo complesso insieme a investimenti insufficienti sia pubblici che privati che frenano lo sviluppo del panorama digitale europeo e mettono a rischio l’avanzamento dell’’Unione Europea rispetto a Stati Uniti e Cina nell’ambito dell’innovazione. Questa la situazione evidenziata dal rapporto “Un Piano per le Priorità Digitali del Nuovo Mandato Ue”, realizzato da PromethEUsuna rete di think tank di Europa meridionale composta dall’Istituto Reale Elcano (Spagna), I-Com – Istituto per la Competitività (Italia), IOBE – Fondazione per la Ricerca Economica e Industriale (Grecia) e IPP – Istituto di Politiche Pubbliche (Portogallo) e presentato al parlamento europeo di Bruxelles.

Lo studio propone una transizione da un approccio focalizzato sulla regolamentazione a una strategia più orientata alla politica industriale, con interventi pubblici mirati a rilanciare competitività e innovazione. E identifica quattro principali criticità per la digitalizzazione europea: un eccesso di regolamentazione che frena innovazione e crescita; investimenti insufficienti che accentuano la dipendenza dell’UE da tecnologie straniere; sfide per le PMI legate alla carenza di infrastrutture; competenze digitali e una diplomazia tecnologica debole.

Fonte: TotalEU

 

Pierfrancesco Maran, membro della Commissione IMCO (Mercato intreno e protezione dei consumatori). Fonte: TotalEU


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