Disservizi con i voli, Codici: a tutela dei viaggiatori ci sono le norme europee (Foto di Tumisu da Pixabay)

Estate da bollino rosso non solo per la temperatura, ma anche per i soliti disservizi che i viaggiatori incontrano nel trasporto aereo. Ritardi, cancellazioni, problemi vari che si traducono spesso in un’odissea per chi viaggia. E che sembrano inoltre subire una impennata, se è vero che rispetto al 2023 sono aumentati del 153% i minuti di ritardo accumulati dagli aerei nella Ue. È il dato ricordato oggi da Codici, che interviene sul tema ricordando la mole di disservizi, ritardi e cancellazioni con cui molti viaggiatori sono alle prese e ribadendo i diritti dei viaggiatori.

Il riferimento è alla normativa europea. E in particolare al Regolamento (CE) 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 febbraio 2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato.

Disagi e disservizi nel settore aereo, tutelarsi si può

“Una volta è il maltempo, un’altra sono gli scioperi, un’altra ancora è la mancanza di personale: le cause dei disagi sono tante e far valere i propri diritti non sempre è facile”, ricorda Codici.

L’associazione ribadisce che il punto di riferimento è il regolamento europeo 261/2004.

La normativa comunitaria prevede compensazioni da 250 a 600 euro in caso di disservizi, come ad esempio il ritardo del volo di oltre 3 ore o la cancellazione con un preavviso inferiore a 14 giorni.

Altri aspetti da tenere in considerazione riguardano la riprotezione su un altro volo o l’assistenza della compagnia aerea, se ad esempio si rende necessaria una sistemazione in una struttura alberghiera per trascorrere la notte in attesa dell’imbarco programmato per il giorno successivo.

«Il quadro generale del trasporto aereo in Europa è preoccupante – ha detto Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – e non è escluso che possa peggiorare. Basta un dato per comprendere la gravità della situazione: a fine giugno gli aerei hanno accumulato 1,9 milioni di minuti di ritardo, con un incremento del 153% rispetto allo stesso periodo del 2023. Non ci interessa entrare nel merito delle cause di questi disagi, quello che ci preme sottolineare è che i viaggiatori hanno dei diritti da far valere ed è bene sapere come muoversi, perché non sempre le compagnie si dimostrano collaborative».

In alcuni casi ottenere il rimborso è stata infatti una corsa a ostacoli.

Conclude Giacomelli: «Le strade da percorrere in caso di ritardi, cancellazioni o altri disservizi sono chiare, non sono sentieri da esplorare, quindi il nostro invito ai viaggiatori è quello di segnalare e farsi rispettare».


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