Estate, prezzi roventi. Federconsumatori: rincarano servizi, alberghi e trasporti (Foto Laly Di pietro per Pexels)

Estate, prezzi roventi. Federconsumatori: rincarano servizi, alberghi e trasporti

Con l’avvicinarsi di agosto si fanno roventi anche i prezzi dell’estate. Non ci sono solo i rincari della vacanza al mare o in montagna. Rispetto allo scorso anno aumentano i costi di trasporti, alberghi e ristoranti. Servizi a più 10%, trasporti a più 14%. Il monitoraggio Federconsumatori

Si avvicina agosto e si fanno roventi anche i prezzi. Il costo di una vacanza al mare o in montagna può essere proibitivo: per una famiglia di quattro persona si vola oltre i 6.300 mila euro al mare e oltre i 4600 euro in montagna se si considerano tutte le voci, alberghi e trasporti, e non ci si priva di nulla – sport, escursioni, cena fuori. Il dato è di Federconsumatori che torna sull’argomento “prezzi d’estate” con la considerazione che a incidere sulle vacanze (per chi può permettersele, c’è sempre da aggiungere) sono anche e spesso i costi di trasporti e servizi. Anche in questo caso, tutti al rialzo rispetto allo scorso anno.

Le stime di Federconsumatori dicono che poco più di quattro italiani su dieci (il 41,3%) quest’anno andrà in vacanza, con un piccolo aumento rispetto al 2023 (+2,3% rispetto allo scorso anno). Dei vacanzieri, il 52,7% opterà per un soggiorno “ridotto” di 3-5 giorni, cercando soluzioni per contenere le spese, come l’ospitalità presso amici e parenti. La tendenza è sempre quella di rimanere nei confini nazionali.

“Le vacanze, quindi, saranno all’insegna della prudenza e del risparmio: una necessità – spiega Federconsumatori – dettata in gran parte dalla scarsa disponibilità economica, ma anche dai costi sempre più proibitivi. Con l’avvicinarsi di agosto, infatti, non assistiamo solo a un surriscaldamento delle temperature, ma anche a un progressivo incremento dei prezzi”.

Vacanza al mare e in montagna, i prezzi vanno su (Foto Pixabay)

Servizi e trasporti, i rincari del 2024

Nel monitoraggio dei prezzi fatto da Federconsumatori confluiscono dunque voci diverse.

Ci sono i costi degli stabilimenti balneari “che aumentano mediamente del +5,2%” e ci sono quelli della vacanza al mare e in montagna, che segnano rispettivamente rincari del 10% e del 4% rispetto allo scorso anno. Ma a salire sono anche i prezzi di trasporti, alberghi, ristoranti.

“Spesso, a incidere sulla scelta di partire o meno e sul budget da stanziare per una vacanza sono i costi dei servizi e dei trasporti: i primi – spiega Federconsumatori – aumentano mediamente del 10%, con in testa gli incrementi dei costi degli hotel (+17%), specialmente nelle città d’arte; i trasporti aumentano invece, mediamente, del +14%”.

A subire il rincaro maggiore sono i costi dei viaggi di medio-lunga percorrenza in auto, ovvero >200km a tratta, che registrano una variazione del +20% rispetto al 2023 considerando le spese per benzina e pedaggi. Il viaggio in treno aumenta del 10%, il volo aereo nazionale del 12% e il volo internazionale del 13%. I servizi balneari aumentano del 5%, gli alberghi del 17% e i ristoranti del 7%. C’è insomma sempre un segno più nei prezzi che i vacanzieri si troveranno ad affrontare.

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