Energia rinnovabile: appello “100% rinnovabili Network” contro il ritorno al nucleare (Foto di Ed White da Pixabay)

Venerdì 12 luglio alle ore 11:00, a Roma in via Po 25/C , presso la sala riunioni del WWF, oltre novanta esponenti delle principali associazioni ambientaliste e della società civile, un folto gruppo di docenti e ricercatori di numerose Università, e di esponenti qualificati di organizzazioni del mondo delle imprese, si riuniranno in una conferenza per presentare l’appello “100% rinnovabili Network” in alternativa alla proposta del nuovo PNIEC (Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima) di ritorno al nucleare in Italia.

Il contesto attuale e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC)

Nonostante le potenzialità delle energie rinnovabili, il nuovo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) prevede un ritorno al nucleare a fissione. Il piano include la costruzione di Small Modular Reactor (SMR), Advanced Modular Reactor (AMR) e micro-reattori con una potenza prevista di 0,4 GW entro il 2035, 2 GW entro il 2040, 3,5 GW entro il 2045 e 7,6 GW entro il 2050.

Questi nuovi reattori nucleari, sebbene più piccoli rispetto ai loro predecessori, generano comunque grandi quantità di isotopi radioattivi e producono rifiuti radioattivi pericolosi per migliaia di anni. La costruzione di centrali nucleari comporta, inoltre, costi elevati e richiede spesso il sostegno dello Stato, come dimostrato dalla situazione in Francia dove la società che gestisce le centrali nucleari è stata resa pubblica al 100% a causa di forti indebitamenti.

L’appello sottolinea che le fonti energetiche rinnovabili, come solare, eolica, idrica, biomassa e geotermica, rappresentano una soluzione amica del clima, sicura e sostenibile.

In Italia, così come in altri Paesi, le rinnovabili hanno il potenziale per soddisfare il 100% del fabbisogno di energia, sia attuale, sia dei prossimi anni”, si legge nell’appello.

Questo obiettivo può essere raggiunto però attraverso l’integrazione intelligente delle diverse fonti energetiche, l’adeguamento e la gestione efficiente delle reti, il governo della domanda e il miglioramento dell’efficienza energetica. Inoltre, l’investimento in sistemi di accumulo, sia di breve che di lunga durata, gioca un ruolo cruciale in questa transizione.

Le critiche emerse per il ritorno del nucleare in Italia

Il ritorno al nucleare in Italia solleva non poche preoccupazioni. Oltre ai rischi ambientali e di sicurezza legati agli impianti nucleari, la costruzione di nuove centrali nucleari comporterebbe costi molto elevati e potenziali ritardi significativi, come evidenziato da altri progetti nucleari recenti. Inoltre, l’Italia è un Paese densamente popolato con un alto rischio sismico e idrogeologico, fattori che rendono ancora più complessa e rischiosa la costruzione di centrali nucleari.

“In Italia – si legge ancora nell’appello – è in corso una campagna, condotta dalla lobby filonucleare, a senso unico, senza contradditorio, che punta a far credere che, per decarbonizzare l’energia, sia necessaria una quota significativa di energia nucleare, mentre in Germania, in prima fila nelle misure per il clima, sono state recentemente chiuse tutte le centrali nucleari”.

Promuovere le rinnovabili: arriva la proposta del “100% Rinnovabili Network”

Per contrastare l’attuale orientamento del PNIEC e promuovere un futuro energetico sostenibile, arriva la proposta della creazione di “100% Rinnovabili Network”. Questo network mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sull’importanza delle energie rinnovabili e sulla necessità di investire in esse per affrontare seriamente la crisi climatica.

Il coinvolgimento attivo delle associazioni dei consumatori è infatti essenziale per identificare le migliori pratiche e tecniche di implementazione delle politiche di sicurezza energetica. Solo attraverso una stretta collaborazione tra autorità, fornitori di servizi e rappresentanti dei consumatori, sarà possibile creare un ambiente energetico sicuro e affidabile per tutti i cittadini dell’UE.

L’Italia ha l’opportunità di diventare un leader nella produzione di energia rinnovabile, garantendo al contempo la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità del proprio sistema energetico. Investire nelle rinnovabili e nei sistemi di accumulo non solo è possibile e conveniente, ma è anche una necessità urgente per proteggere l’ambiente e il clima. Il ritorno al nucleare rappresenta in questo momento una soluzione rischiosa e costosa, che potrebbe distrarre dalle vere priorità energetiche del Paese.


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