Rifugiati e immigrati, Notariato e UNHCR pubblicano la guida “dai diritti all’integrazione”
Nella Giornata mondiale del rifugiato Notariato e UNHCR presentano la guida “Dai diritti all’integrazione” con tutte le informazioni su condizione giuridica, protezione temporanea e sussidiaria, documenti e diritti degli stranieri che fanno ingresso in Italia
Dai diritti all’integrazione, arriva la Guida del Notariato e dell’UNHCR per gli immigrati e i rifugiati in Italia. La guida “intende essere uno strumento di utilizzazione pratica per coloro che assistono i rifugiati o, più genericamente, gli stranieri che fanno ingresso nel nostro Paese”, si legge nella pubblicazione, scaricabile gratuitamente dal sito del Notariato.
Condizione giuridica dello straniero, status di rifugiato, protezione temporanea e sussidiaria, richiesta di protezione, requisiti dei documenti, attività come acquisto di un immobile, mutuo, regimi patrimoniali, unioni civili: sono tanti gli aspetti affrontati dalla guida, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con UNHCR – Agenzia Onu per i rifugiati e presentata oggi a Roma in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.
“Dai diritti all’integrazione”, tutto quelli che bisogna sapere
La Guida pratica per rifugiati e immigrati in Italia “Dai diritti all’integrazione” vuole essere, informa una nota, “uno strumento utile per coloro che assistono i rifugiati o, più genericamente, gli stranieri che fanno ingresso nel nostro Paese, con l’obiettivo di promuovere i diritti dei rifugiati e contribuire alla loro integrazione nella comunità ospitante. Quando si parla di integrazione sociale ci si riferisce a un processo che coinvolge una molteplicità di attori: chi arriva, chi accoglie, le Istituzioni, le professioni, i media”.
Il lavoro parte allora da un inquadramento dello stato attuale (con indicazione dei dati inerenti alla popolazione), per giungere a esaminare le diverse problematiche di fronte alle quali può trovarsi chi assiste e accoglie il rifugiato o lo straniero che decida di stabilirsi in Italia.
La guida rientra fra le iniziative previste dalla collaborazione fra Notariato e UNHCR che prevede, fra l’altro, la diffusione di schede informative multilingue sulle principali aree in cui i notai italiani possono assistere i rifugiati nel loro percorso di integrazione sociale ed economica. Si tratta di schede informative tradotte in 9 lingue (amarico, arabo, bangla, farsi, francese, inglese, somalo, tigrino, urdu) e pubblicate sul sito https://www.unhcr.org/it/cosa-facciamo/soluzioni-durevoli/iohodiritto/. Raccolgono le informazioni essenziali per i rifugiati su argomenti quali i documenti per ottenere la cittadinanza, l’iscrizione all’anagrafe del Comune, la richiesta di nulla osta per matrimonio, l’apertura di un’impresa, il riconoscimento di un titolo di studio e molto altro.
Immigrati e rifugiati, i numeri reali
Parlare di immigrati e rifugiati significa anche avere consapevolezza del fenomeno migratorio e dei suoi reali numeri. Per questo nella Guida sono presenti le stime Istat sulla popolazione straniera e i dati più recenti sui rifugiati presenti in Italia.
Al 1 gennaio 2023 la popolazione straniera in Italia è di circa 5 milioni di persone, con un aumento di 20 mila individui (+0,4 per mille) rispetto all’anno precedente e un’incidenza sulla popolazione totale pari all’8,6%, leggermente superiore al 2022 (8,5%).
“Alla fine del 2023 – spiega il Notariato – l’Italia ospitava circa 450.000 persone costrette alla fuga, di cui circa 138.000 titolari di Protezione Internazionale, principalmente provenienti da Nigeria, Afghanistan e Pakistan. Vi sono inoltre circa 161.000 beneficiari di Protezione Temporanea, prevalentemente di nazionalità ucraina, oltre a 147.000 richiedenti asilo, provenienti principalmente da Bangladesh, Pakistan ed Egitto, e circa 3.000 apolidi”.
Ci sono poi i minori non accompagnati, che rappresentano da soli il 12% di tutti gli arrivi via mare in Italia nel 2023, pari a 18.820 minori. L’arrivo dei minori non accompagnati oscilla negli ultimi anni fra il 12% e il 15% ma in termini assoluti nel 2023 c’è stato un aumento del 34% rispetto all’anno precedente.