Obesità infantile, Okkio alla Salute: quasi il 10% dei bambini con obesità e il 19% in sovrappeso
In Italia gli ultimi dati di Okkio alla Salute sull’obesità infantile dicono che i bambini di 8-9 anni in sovrappeso sono il 19% e quelli con obesità il 9,8%, inclusi minori con obesità grave che rappresentano il 2,6%
Ci sono miglioramenti sul sovrappeso mentre l’obesità infantile è rimasta stabile per qualche anno ed è leggermente aumentata nel 2023. Qualcuno l’ha chiamata pandemia dell’obesità e di certo è uno dei dati più monitorati quando si parla di bambini, alle prese con uno stile di vita che, quando unisce squilibri nell’alimentazione, mancanza di attività sportiva, tempo trascorso davanti ai dispositivi elettronici e ambiente “obesogeno” (è facile imbattersi in snack dolci e salati di tutti i tipi), ha come facile conseguenza il sovrappeso e l’obesità.
In Italia gli ultimi dati indicano che i bambini e le bambine di 8-9 anni in sovrappeso sono il 19% (quasi uno su cinque) e con obesità il 9,8%, inclusi bambine e bambini con obesità grave che rappresentano il 2,6%.
Okkio alla Salute: l’obesità infantile in Italia
Sono i dati relativi al 2023 elaborati da Okkio alla SALUTE, il sistema di sorveglianza nazionale coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS che è parte dell’iniziativa della Regione Europea dell’OMS “Childhood Obesity Surveillance Initiative-COSI”.
La sorveglianza ISS ha coinvolti tutte le regioni e le province autonome con dati su oltre 50 mila bambini e famiglie.
Dalla prima raccolta dati del 2008/2009 il sovrappeso nei bambini è andato diminuendo mentre l’obesità infantile, dopo un primo calo, è rimasta tendenzialmente stabile per qualche anno poi ha avuto un leggero aumento nel 2023.
«I dati, pur rilevando un decremento dell’eccesso ponderale infantile dal 2008 ad oggi, evidenziano ancora prevalenze elevate di eccesso di peso e stili di vita inappropriati di bambine e bambini – ha detto Giovanni Capelli, Direttore del CnaPPS – Questo può avere implicazioni per la loro salute. Scuola, famiglia, professionisti della sanità e l’intera società possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione e cura dell’obesità e nella promozione di stili di vita salutari. È prioritario affrontare le ingiustificabili disuguaglianze dovute a fattori geografici e socioeconomici».
Come mangiano e quanto sport fanno i bambini? Secondo le risposte dei genitori, quasi 2 bambini e bambine su 5 non fanno una colazione adeguata al mattino. Più della metà consuma una merenda abbondante a metà mattina. Uno su 4 beve quotidianamente bevande zuccherate/gassate e consuma frutta e verdura meno di una volta al giorno. Il 37% dei bambini mangia i legumi meno di una volta a settimana e più della metà mangia snack dolci più di 3 giorni a settimana.
Lo sport e più in generale l’attività fisica non mostrano dati esaltanti. Un bambino su 5 non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’intervista; più del 70% non si reca a scuola a piedi o in bicicletta; quasi la metà trascorre più di 2 ore al giorno davanti alla TV, al tablet o al cellulare. C’è un certo gap Nord/Sud con un eccesso di peso maggiore fra i bambini nell’Italia meridionale. Sullo stile di vita e sull’eccesso di peso impattano poi le condizioni socioeconomiche familiari, che alimentano disuguaglianze (compreso l’accesso al cibo e l’attività sportiva).