Rc auto, Codici: “Aumenti polizze sono inaccettabili”
Codici: “Sono inaccettabili gli aumenti delle polizze rc auto in Italia, specialmente a fronte di un complessivo calo degli incidenti stradali”
Sono inaccettabili gli aumenti delle polizze rc auto in Italia, specialmente a fronte di un complessivo calo degli incidenti stradali. E “c’è un’Europa che viaggia a due velocità nel settore delle assicurazioni. Anzi, a dirla tutta l’Italia sembra procedere contromano”. Questo il giudizio di Codici in merito agli ultimi dati relativi ad incidenti stradali e costi delle polizze auto. L’associazione torna in questo modo sul caro rc auto, che sta agitando il sonno degli automobilisti.
Rc auto, le dinamiche di prezzo
Nel mese scorso si è tenuta una riunione della Commissione Allerta Rapida sui prezzi. Dalle associazioni dei consumatori sono arrivate una serie di proposte per migliorare una situazione diventata “inaccettabile”. Si è parlato di semplificare i contratti delle polizze per renderli chiari, ridurre il contenzioso legale potenziando gli strumenti di conciliazione e di negoziazione assistita dei consumatori nel rapporto con le compagnie; porre un vincolo per la tassazione locale al miglioramento della rete di circolazione stradale e superare l’attuale regime bonus-malus.
Incidenti stradali ed Rc auto: “I conti non tornano”
È notizia già di qualche settimana, infatti, quella sui prezzi dell’rc auto che salgono, con rincari compresi fra il 4,4% e il 10,9% nelle diverse province d’Italia. Per i contratti sottoscritti nel mese di gennaio 2024 (sono gli ultimi dati diffusi dall’Ivass) il prezzo medio dell’rc auto è di 389 euro, in aumento in termini nominali del +7,5% su base annua.
“I conti non tornano – spiega Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – e questo, come al solito, a discapito dei cittadini. Da una parte abbiamo i dati che parlano di una diminuzione dei sinistri pari all’1% nel primo semestre 2023 rispetto al 2022, dall’altra c’è un aumento del prezzo medio di circa il 7% dell’RC Auto tra novembre 2023 e lo stesso periodo dell’anno precedente. Allargando lo sguardo oltre i nostri confini, lo scorso anno in Italia si pagava mediamente il 27% in più rispetto agli altri Paesi europei. Questa disparità di prezzi e di trattamento è ingiusta e intollerabile”.
Dai Consumatori sono arrivate molteplici proposte, compresa la realizzazione di “un grande piano nazionale di educazione stradale”. Dice ancora Codici: “Naturalmente, in tutto questo, un ruolo importante lo ricopre il Governo, dal quale ci aspettiamo un’azione finalizzata a tutelare i cittadini”.