Case green, Parlamento europeo adotta la legge sull’efficienza energetica degli edifici
Nuovi edifici a emissioni zero dal 2030. Il Parlamento europeo ha adottato ieri in via definitiva le regole sulle case green e l’efficienza energetica degli edifici
I deputati del parlamento europeo riuniti in plenaria hanno adottato ieri, in via definitiva, nuove leggi per ridurre il consumo energetico degli edifici e le emissioni. Secondo la Commissione europea, gli edifici dell’Unione europea sono responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. La nuova direttiva è stata approvata via definitiva con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni.
Lo scopo delle nuove regole è la riduzione progressiva delle emissioni gas serra nel settore edilizio entro il 2030. Tra gli obiettivi principali anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione delle informazioni sul rendimento energetico.
Obiettivo zero emissioni
La nuova normativa prevede che tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030 e, inoltre, i nuovi edifici occupati o di proprietà delle autorità pubbliche dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per quanto riguarda le strutture residenziali, i Paesi membri dovranno adottare misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035.
Gli Stati membri dovranno inoltre ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica.
A partire da queste premesse resta il tema dell’impatto ambientale, per questo entro il 2030 i Paesi membri dovranno garantire l’installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, in funzione delle loro dimensioni. Infine, gli Stati membri dovranno spiegare come intendono predisporre misure vincolanti per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento eliminando, gradualmente, i combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffreddamento entro il 2040.
Prossimi step
Sul fronte esenzioni, la nuova legge non prevede applicazioni su edifici agricoli e gli edifici storici, e i Paesi membri possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il particolare valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto.
Ovviamente per diventare legge, la direttiva dovrà ora essere approvata formalmente anche dal Consiglio dei ministri.
In attesa di nuovi aggiornamenti, Ciaràn Cuffe (Verdi-ALE-IE) ha dichiarato: “La direttiva sulle prestazioni energetiche nell’edilizia mostra chiaramente come la politica climatica possa avere benefici reali e immediati per le fasce di popolazione più vulnerabili della nostra società. Questa legge contribuirà a ridurre le bollette energetiche e ad affrontare le cause profonde della povertà energetica, offrendo allo stesso tempo migliaia di posti di lavoro locali di alta qualità in tutta l’economia europea. Nonostante la direttiva sia il pezzo finale del più grande puzzle che è il ‘Pronti per il 55%’, ciò non ne diminuisce l’importanza. Contrastando il 36% delle emissioni di CO2 dell’Europa, aggiunge un pilastro assolutamente essenziale al Green Deal europeo. Il risultato di oggi dimostra che il Parlamento continua a sostenere un Green Deal che garantisca, nella stessa misura, equità e ambizione.”