
Direttiva Omnibus, entrano in vigore le nuove regole sui saldi (foto: pexels-artem-beliaikin)
Direttiva Omnibus, entrano in vigore le nuove regole sui saldi
La Direttiva Omnibus stabilisce che negli annunci di riduzione di prezzo di un prodotto dovrà essere indicato anche il prezzo più basso praticato dal professionista nei 30 giorni precedenti
Con la cosiddetta “Direttiva Omnibus“ (il Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva UE 2019/2161), approvata dal Consiglio dei Ministri a febbraio 2023, dal primo luglio sono entrare in vigore le nuove regole sugli sconti di fine stagione.
Oltre a queste, la Direttiva ha introdotto anche ulteriori norme pensate per rafforzare la tutela dei consumatori. Vediamole in sintesi.
La Direttiva Omnibus e la tutela del consumatore
In primo luogo, come detto, la Direttiva Omnibus interviene in materia di saldi e trasparenza. Stabilisce, in particolare, che negli annunci di riduzione di prezzo di un prodotto dovrà essere indicato anche il prezzo più basso praticato dal professionista nei 30 giorni precedenti.
La nuova normativa interviene, inoltre, in tema di pratiche commerciali scorrette, concorrenza sleale o comunicazioni commerciali non veritiere, introducendo una nuova tipologia qualificabile come pratica ingannevole: ossia la promozione di un bene, in uno Stato membro, come identico a un bene commercializzato in altri Stati membri, sebbene significativamente diverso per composizione o caratteristiche (cosiddetto dual quality).
Inoltre, “il regime sanzionatorio sarà modificato con l’aumento da 5 a 10 milioni di euro del massimo edittale delle sanzioni irrogate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) in caso di pratica commerciale scorretta. La sanzione massima irrogabile unionale sarà pari al 4% del fatturato realizzato in Italia o negli Stati membri coinvolti per violazioni transfrontaliere o diffuse a livello; l’aumento a 10 milioni di euro della sanzione dall’AGCM per l’inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori o di rimozione degli effetti e degli impegni assunti”.
La Direttiva Omnibus introduce anche “sanzioni armonizzate a livello europeo, anche nel caso in cui un professionista utilizzi clausole definite vessatorie. Ed i consumatori lesi potranno altresì adire il giudice ordinario al fine di ottenere rimedi proporzionati ed effettivi, compresi il risarcimento del danno subito”.
Con la nuova normativa, infine, sono state rafforzate le tutele nel settore delle vendite porta a porta, con l’aumento del diritto di recesso da quattordici a trenta giorni.

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