Pesticidi negli alimenti, EFSA: nell'UE il 2,1% dei prodotti supera i limiti consentiti

Pesticidi negli alimenti, EFSA: nell'UE il 2,1% dei prodotti supera i limiti consentiti (foto Pixabay)

Il livello di residui di pesticidi negli alimenti nell’Unione Europea è in aumento, secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). Il tasso di sforamento dei limiti consentiti è passato, infatti, dall’1,4% del 2018 al 2,1% del 2021. In Italia, in particolare, su 1.492 campioni analizzati il tasso di non conformità è dello 0,4%.

Se si escludono i pompelmi – evidenzia l’Autorità – nel 2021 il tasso medio di sforamento degli LMR (livelli massimi di residui) risulta, però, dell’1,4%, lo stesso del 2018. Gli Stati membri, quindi, hanno richiamato l’attenzione sulla maggior presenza di residui di pesticidi nei pompelmi importati da Paesi extraeuropei e la Commissione europea, per questo motivo, ha aumentato i controlli.

L’EFSA ha condotto, inoltre, una valutazione dei rischi per la sicurezza alimentare e ha concluso che “è improbabile che i prodotti alimentari analizzati nel 2021 rappresentino un problema per la salute dei consumatori“.

 

Pesticidi negli alimenti - percentuali di campioni con residui quantificati, superiori all'MRL (livelli massimi di residui) e non conformi (Fonte: EFSA)
Pesticidi negli alimenti – percentuali di campioni con residui quantificati, superiori all’LMR (livelli massimi di residui) e non conformi (Fonte: EFSA)

 

Residui di pesticidi negli alimenti, alcuni dati

Secondo il rapporto EFSA, il 96,1% degli 87.863 campioni di prodotti alimentari raccolti nel 2021 è risultato nei limiti di legge. Guardando al sottoinsieme di 13.845 campioni analizzati in base allo specifico programma di controllo coordinato dall’UE (EUCP) si è riscontrato che rientrava nei limiti di legge il 97,9% di essi.

Il programma EUCP dell’UE, in particolare, analizza campioni prelevati a caso da 12 prodotti alimentari. Nel 2021 sono stati analizzati melanzane, banane, broccoli, funghi coltivati, pompelmi, meloni, peperoni, uva da tavola, olio vergine d’oliva, grano, grasso bovino e uova di gallina.

Dei campioni prelevati, 8.043 (il 58,1%) sono risultati privi di residui quantificabili, 5.507 (il 39,8%), contenevano uno o più residui in concentrazioni inferiori o pari ai limiti ammessi, mentre 295 (il 2,1%) contenevano residui superiori ai livelli consentiti e 184 (1,3%) sono risultati non conformi.


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